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Vacanze di Pasqua: onda di turisti in Abruzzo

| Nel periodo di Pasqua saranno 152.129 gli italiani che trascorreranno una mini-vacanza nella nostra regione

di Luigina Pezzoli


L’Abruzzo, infatti, sarà la meta preferita da circa il 3% dei nostri connazionali. Questo, in sintesi, quanto emerso da un’indagine di Unioncamere Isnart i cui dati per la regione abruzzese sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V. Al momento le prenotazioni per il periodo delle festività registrate dalle strutture turistiche e ricettive di tutta la regione interessano circa il 40% delle camere disponibili, quelle per l’intero mese di aprile il 27%, mentre quelle per il ponte del 25 aprile e 1° maggio il 29%. Dei sette milioni di turisti pasquali un’ampia fetta, tuttavia, si prospetta che prenoterà con molta probabilità all’ultimo minuto. Per quanto riguarda, intanto, le prenotazioni già effettuate per il mese di maggio, è stato già “impegnato” il 30% delle camere.


Disaggregando il dato a livello provinciale si evince che le località più gettonate per il lungo weekend pasquale sono quelle in provincia di Teramo. Risulta infatti prenotato il 55% delle stanze delle varie strutture turistiche. A seguire Pescara con il 44%, Chieti con il 42% e L’Aquila con il 23%. Anche quest’anno, la Pasqua premia gli agriturismi (che a livello nazionale registrano il 58% delle prenotazioni). Pasqua anche quest’anno si divide infatti tra tradizione a tavola e scelta della vacanza negli agriturismi. Crescono le richieste delle vacanze a contatto con la natura e a trionfare sulle tavole, per i pranzi e le colazioni, saranno i prodotti tipici legati al territorio. Complessivamente gli italiani spenderanno oltre 2,3 miliardi per i tipici pranzi e le colazioni pasquali, con prodotti tipici e legati alle nostre terre (agnello, salumi, formaggi, ortaggi, frutta, dolci, uova, pasta, vini e spumanti), e per trascorrere giornate di relax a contatto con la natura.

Sulle tavole imbandite e nelle “scampagnate” per le cosiddette gite “fuori porta” del giorno di Pasquetta i prodotti tipici faranno così ancora la parte del leone. 290 saranno i milioni di euro spesi per pane, paste e dolci; 380 quelli per i formaggi; 520 per salumi, insaccati, agnelli e carni; 260 per ortofrutticoli come carciofi, asparagi, radicchio e legumi; 270 per l’olio d’oliva. 70, invece, i milioni di euro per le uova, di cui, durante questa settimana santa ne saranno consumate più di 380 milioni, soprattutto per preparare i classici dolci pasquali. Soltanto nel week-end pasquale il settore agrituristico metterà in moto un giro di affari attorno ai 50 milioni di euro.

07/04/2007





        
  



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