Parcheggi blu: facciamola finita!
San Benedetto del Tronto | O l'amministrazione sta facendo davvero bene, tanto da non offrire ulteriori spunti di critica, oppure l'opposizione è talmente povera da non riuscire a portare alcun argomento di reale rilievo.
Daniele Primavera
Da alcuni giorni ormai si assiste ad una stucchevole polemica a mezzo stampa che coinvolge in particolare alcuni esponenti del centrodestra sambenedettese sull'istituzione dei parcheggi a pagamento sul lungomare.
Indirettamente, questa polemica non fa che incoraggiare la giunta e suona come una sorta di complimento. Se, infatti, la destra locale non riesce a rintracciare altre critiche alla politica praticata da questa amministrazione in materia di viabilità e turismo che non siano inerenti la gestione dei parcheggi su una singola via cittadina (per quanto importante), possiamo fare due ipotesi: o l'amministrazione sta facendo davvero bene, tanto da non offrire ulteriori spunti di critica, oppure questa opposizione è talmente povera da non riuscire a portare alcun argomento di reale rilievo. La nostra personalissima impressione è che queste due ipotesi siano entrambe vere. Occorrerebbe avere l'onestà intellettuale di ricondurre nella giusta dimensione l'argomento di cui si tratta, ma tale onestà evidentemente non è da tutti.
Come sanno i frequentatori abituali del lungomare, la difficoltà nel trovare parcheggio su quella strada e sulle vie limitrofe non è un fatto legato all'attuazione dei parcheggi a pagamento. Chiunque abbia avuto occasione di fare un giro in piena notte la scorsa estate, avrà notato infatti che una percentuale altissima di parcheggi rimaneva occupata perennemente dai tanti turisti, ospiti di appartamenti e residence, che lì parcheggiavano la loro auto per periodi anche lunghi, con notevole danno per l'effettiva fruibilità dell'area. I pochi parcheggi liberi venivano occupati nelle prime ore del mattino dai tanti lavoratori di chalet e alberghi, e già dalle 9 del mattino era molto complicato trovare parcheggi in prossimità della spiaggia.
Da questo punto di vista, quindi, i parcheggi a pagamento - evitando questo fenomeno di occupazione incontrollata e a tempo sostanzialmente indefinito- hanno favorito il turismo, in special modo quello pendolare. Con una cifra decisamente contenuta gli abitanti delle città limitrofe potranno parcheggiare, se lo desiderano, a ridosso della spiaggia. Facciamo inoltre presente che la tariffa praticata è inferiore alla metà di quella applicata in Ascoli, da una giunta di centrodestra, in tutto il centro storico.
Coloro che per necessità o per scelta non vorranno pagare potranno parcheggiare tranquillamente in una delle tante aree messe a disposizione nelle vicinanze. Cento metri a piedi in una bella giornata di sole non hanno mai ucciso nessuno e non cominceranno oggi a farlo.
Quanto invece ai cittadini sambenedettesi, abbiamo avuto modo di constatare che una larghissima maggioranza silenziosa approva il provvedimento. Non dimentichiamo che il numero dei parcheggi di cui parliamo è davvero esiguo se paragonato alla massa di persone che frequentano la nostra spiaggia: i sambenedettesi vanno già al mare a piedi o in bici, come può constatare chiunque faccia una passeggiata in pista ciclabile e conti le bici che incontra.
Una menzione a parte merita l'opposizione dei residenti delle vie limitrofe, che sicuramente incorreranno in maggiori difficoltà di posteggio, sebbene siano stati previsti abbonamenti e convenzioni dal costo ulteriormente ridotto. Tuttavia, occorre essere onesti anche in questo frangente. Non si può vivere in una zona di altissimo interesse turistico e pretendere di trovare parcheggio gratuito sotto casa il giorno di ferragosto.
Non credo affatto che questo sia un diritto di tutti. D'altronde gli abitanti di queste vie hanno beneficiato del successo turistico Sambenedettese, in parte determinato anche da un utilizzo pedonalizzato del lungomare e quindi ad una riduzione dei parcheggi, vedendo crescere a dismisura il valore dei loro immobili di proprietà. Chi vive in quell'area sa di non vivere in una zona strettamente residenziale e beneficia di tanti vantaggi, economici e in termini di qualità della vita, che sono preclusi alla grande maggioranza dei cittadini delle periferie come il Ponterotto o l'Agraria, dove magari è più facile trovare posto per le auto. Verrebbe da chiedersi quanti di loro sarebbero disposti, trasferendosi, a barattare i loro indiscutibili vantaggi per un posto auto. Temiamo che non siano molti...
Indirettamente, questa polemica non fa che incoraggiare la giunta e suona come una sorta di complimento. Se, infatti, la destra locale non riesce a rintracciare altre critiche alla politica praticata da questa amministrazione in materia di viabilità e turismo che non siano inerenti la gestione dei parcheggi su una singola via cittadina (per quanto importante), possiamo fare due ipotesi: o l'amministrazione sta facendo davvero bene, tanto da non offrire ulteriori spunti di critica, oppure questa opposizione è talmente povera da non riuscire a portare alcun argomento di reale rilievo. La nostra personalissima impressione è che queste due ipotesi siano entrambe vere. Occorrerebbe avere l'onestà intellettuale di ricondurre nella giusta dimensione l'argomento di cui si tratta, ma tale onestà evidentemente non è da tutti.
Come sanno i frequentatori abituali del lungomare, la difficoltà nel trovare parcheggio su quella strada e sulle vie limitrofe non è un fatto legato all'attuazione dei parcheggi a pagamento. Chiunque abbia avuto occasione di fare un giro in piena notte la scorsa estate, avrà notato infatti che una percentuale altissima di parcheggi rimaneva occupata perennemente dai tanti turisti, ospiti di appartamenti e residence, che lì parcheggiavano la loro auto per periodi anche lunghi, con notevole danno per l'effettiva fruibilità dell'area. I pochi parcheggi liberi venivano occupati nelle prime ore del mattino dai tanti lavoratori di chalet e alberghi, e già dalle 9 del mattino era molto complicato trovare parcheggi in prossimità della spiaggia.
Da questo punto di vista, quindi, i parcheggi a pagamento - evitando questo fenomeno di occupazione incontrollata e a tempo sostanzialmente indefinito- hanno favorito il turismo, in special modo quello pendolare. Con una cifra decisamente contenuta gli abitanti delle città limitrofe potranno parcheggiare, se lo desiderano, a ridosso della spiaggia. Facciamo inoltre presente che la tariffa praticata è inferiore alla metà di quella applicata in Ascoli, da una giunta di centrodestra, in tutto il centro storico.
Coloro che per necessità o per scelta non vorranno pagare potranno parcheggiare tranquillamente in una delle tante aree messe a disposizione nelle vicinanze. Cento metri a piedi in una bella giornata di sole non hanno mai ucciso nessuno e non cominceranno oggi a farlo.
Quanto invece ai cittadini sambenedettesi, abbiamo avuto modo di constatare che una larghissima maggioranza silenziosa approva il provvedimento. Non dimentichiamo che il numero dei parcheggi di cui parliamo è davvero esiguo se paragonato alla massa di persone che frequentano la nostra spiaggia: i sambenedettesi vanno già al mare a piedi o in bici, come può constatare chiunque faccia una passeggiata in pista ciclabile e conti le bici che incontra.
Una menzione a parte merita l'opposizione dei residenti delle vie limitrofe, che sicuramente incorreranno in maggiori difficoltà di posteggio, sebbene siano stati previsti abbonamenti e convenzioni dal costo ulteriormente ridotto. Tuttavia, occorre essere onesti anche in questo frangente. Non si può vivere in una zona di altissimo interesse turistico e pretendere di trovare parcheggio gratuito sotto casa il giorno di ferragosto.
Non credo affatto che questo sia un diritto di tutti. D'altronde gli abitanti di queste vie hanno beneficiato del successo turistico Sambenedettese, in parte determinato anche da un utilizzo pedonalizzato del lungomare e quindi ad una riduzione dei parcheggi, vedendo crescere a dismisura il valore dei loro immobili di proprietà. Chi vive in quell'area sa di non vivere in una zona strettamente residenziale e beneficia di tanti vantaggi, economici e in termini di qualità della vita, che sono preclusi alla grande maggioranza dei cittadini delle periferie come il Ponterotto o l'Agraria, dove magari è più facile trovare posto per le auto. Verrebbe da chiedersi quanti di loro sarebbero disposti, trasferendosi, a barattare i loro indiscutibili vantaggi per un posto auto. Temiamo che non siano molti...
Daniele Primavera - Rifondazione Comunista
Presidente VI Commissione Consiliare - Turismo, Commercio, Attività Produttive
Claudio Benigni - Democratici di Sinistra
Presidente VII Commissione Consiliare - Viabilità, Trasporti, Ambiente
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06/06/2007
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