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Magdi Allam presenta il suo libro "Viva Israele"

Ripatransone | Al Teatro Mercantini arriva Magdi Allam, vice direttore del “Corriere della Sera”, per presentare il suo nuovo libro. Il giornalista Patrizio Patrizi introdurrà l’evento

di Luigina Pezzoli

"Viva Israele. Dall'ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia" è il titolo della nuova opera letteraria di Magdi Allam vicedirettore ad personam del "Corriere della Sera". Il libro verrà presentato domani sera, al Teatro Mercantini di Ripatransone, alle ore 21,30, mentre alle ore 18 lo scrittore firmerà la sua creazione alla libreria La Bibliofila di San Benedetto.

L'evento culturale rientra nell'ambito della rassegna "Itineari del Libro" che prevede una serie di appuntamenti culturali, a cura dell'Amministrazione comunale di Ripatransone in collaborazione con libreria La Bibliofila di San Benedetto del Tronto. La volontà del sindaco Paolo D'Erasmo e del giornalista Mimmo Minuto è veder coinvolgere anche i Comuni di Castel di Lama, San Benedetto , Montalto e Offida al fine di realizzare incontri con gli autori nelle diverse città coinvolte. A fare gli onori di casa, nella serata di domani sera, il sindaco Paolo D'Erasmo e l'assessore Remo Bruni, mentre il giornalista Patrizio Patrizi introdurrà l'evento.

Basta il titolo di questo libro per far condannare a morte il suo autore dagli integralisti islamici. Magdi Allam, che da anni vive sotto scorta, lo sa bene, ma non ha paura di lanciare un grido che non è soltanto di solidarietà per un paese e per un popolo: il suo è un preciso appello a tutti i cristiani e musulmani, europei e arabi, e in particolare a noi italiani perché riconoscano quale pericolo mortale si nasconde nell'odio anti-israeliano. Dopo le minacce ricevute da Hamas per aver denunciato i kamikaze palestinesi, «la mia vita», sostiene Allam, «è diventata strettamente collegata alla sorte di Israele, per una mia scelta interiore di fede nella sacralità della vita e per una bizzarria del destino che ha voluto che fosse un musulmano laico a battersi in prima linea, anche a rischio di morire, per difendere il diritto all'esistenza dello Stato ebraico».

Perché l'ideologia della morte che è alla base delle più recenti e sconvolgenti manifestazioni di terrorismo e che considera i «diversi», i «non islamici», nemici a tutti gli effetti, nasce proprio dal conflitto del mondo arabo con Israele. Allam ha visto con i suoi occhi la trasformazione di una nazione come l'Egitto, proprio a partire dalla campagna di criminalizzazione di Israele inaugurata da Nasser e culminata nel 1967 con la guerra dei Sei giorni. In quel clima, anche un ragazzo di grande sensibilità e educato in una scuola religiosa italiana come lui non era rimasto del tutto immune al pregiudizio anti-israeliano, che venne però spazzato via dalle esperienze successive: «In queste pagine ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall'ideologia della menzogna, della dittatura, dell'odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell'amore, della pace e della vita.

Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di Israele all'esistenza».Ecco perché questo libro autobiografico parla con forza alle coscienze di tutti noi: dietro l'intransigenza con cui si tutela il diritto di Israele all'esistenza e alla pace che la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell'ideologia della morte. Non possiamo lasciare che in Italia si propagandi attivamente, o si giustifichi in buona o cattiva fede, la criminalizzazione dello Stato ebraico: la nostra tradizionale capacità di trovare un compromesso e sopire il conflitto può essere, di fronte alla minaccia integralista, molto dannosa.

Come diceva Winston Churchill, infatti, «la persona conciliante è come uno che nutre il coccodrillo nella speranza che questo lo mangi per ultimo». vice direttore del "Corriere della Sera" e, in qualità di editorialista e inviato speciale, si occupa degli eventi politici, economici, sociali e culturali dell'area mediorientale. Laureato in sociologia all'Università La Sapienza di Roma, si è specializzato nello studio delle comunità musulmane e dei mass media arabi. Da Mondadori ha pubblicato: Bin Laden in Italia. Viaggio nell'islam radicale (2002), Diario dall'islam (2002), Saddam. Storia segreta di un dittatore (2003), Kamikaze made in Europe (2004), Vincere la paura (2005). Cura il forum "Noi e gli altri" sul sito www.corriere.it/allam.

12/07/2007





        
  



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