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Tra i marchigiani cresce la voglia di gelato

San Benedetto del Tronto | Notevole aumento delle imprese del settore, e con il caldo sono sempre di meno coloro che riescono a rinunciare ad una bella coppa di gelato

di Luigina Pezzoli

Gelaterie gremite nelle Marche, gli ascolani i più golosi. Con l'arrivo dei primi caldi diventa davvero difficile rinunciare ad una bella coppa di gelato, ed i marchigiani ne sanno qualcosa. Nelle Marche, infatti, il gelato è particolarmente apprezzato tanto che le imprese del settore sono considerevolmente aumentate negli ultimi cinque anni, superando la variazione a livello nazionale. Il dato è confermato dalle gelaterie attive iscritte alla Camera di commercio nei settori produzione gelati e gelaterie con somministrazione. Nel quartotrimestre del 2006, infatti, le imprese del settore sono il 27,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2001, per un totale di 234 gelaterie, mentre in Italia la variazione riscontrata nel medesimo arco temporale è pari a 22,6%. Questo è quanto emerge da un'indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano i cui dati per le Marche sono stati rielaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V.


Disaggregando il dato a livello provinciale si evince che il capoluogo più goloso è Ascoli Piceno con il numero più elevato di gelaterie, ovvero 78 ed una variazione di imprese attive nel qaurtotrimestre del 2006 pari al 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2001, seguita da Pesaro e Urbino dove le gelaterie sono complessivamente 68 e la variazione è del 54,5%. Nelle province di Macerata e Ancona si registra lo stesso numero di gelaterie, 44, ma mentre nel capoluogo Dorico si riscontra una lieve variazione del 2,3% a Macerata il numero di gelaterie negli ultimi cinque anni incrementa del 25,7%.
Da una rilevazione Unione del Commercio di Milano riguardante i gelatai aderenti ad Epam emerge che le vendite del gelato, rispetto al mese di marzo, sono aumentate di circa il 10%. Numerosi, dunque, sono i golosi di gelato anche se non si può stilare un target preciso di chi lo mangia essendo tra i pochi prodotti alimentari che riesce ad accomunare una grande fetta di acquirenti. Lo apprezzano le famiglie che lo comprano e lo portano a casa e ne vanno ghiotti soprattutto coloro che hanno tra i 20 e i 40 anni. Il weekend regista un'impennata delle vendite, ma il sabato batte la domenica. Un alimento ricco di proteine, lipidi e carboidrati, più nutriente se alla frutta dove i più richiesti sono i gusti fragola e limone anche se i gusti preferiti restano gli intramontabili cioccolato, nocciola, crema e stracciatella. E con l'arrivo della bollente estate i ghiaccioli e le granite (66%) soppianteranno in buona parte l'amato gelato, ma non per tutti (34%).


Interessante quanto emerge dalla ripartizione per nazionalità e per genere. Se tra gli italiani sono i gelatai maschi ad essere i maggioritari, vale a dire il 58,8% delle ditte individuali con il titolare nato in Italia, rispetto alle gelataie che sono circa il 41,2%, tra gli stranieri titolari di ditte individuali attive nella produzione e somministrazione di gelato, il 5,2% del totale nazionale, le donne sono invece più numerose rappresentando il 55,4% degli imprenditori nati all'estero. Per quanto riguarda la ripartizione per fasce d'età i gelatai in Italia hanno, per il 48% dei casi, un'età compresa tra 40 e 59 anni. Il 7% è over 60, mentre oltre 4 su dieci hanno meno di 39 anni. Tra i titolari nati all'estero di ditte individuali, attive nella produzione o come gelaterie con somministrazione, i tedeschi riscuotono un buon successo, infatti il 16,7% degli stranieri è nato in Germania. I francesi, invece, rappresentano il 5,2% pertanto anche i sud americani risultano apprezzati dato che il 12% del totale è rappresentato da argentini, il 4,7% da brasiliani e il 3,9% da venezuelani.

13/07/2007





        
  



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