Nella provincia di Teramo incrementano depositi e gli impieghi
Tortoreto | Tendenza caratterizzata da un ampliamento del differenziale tra rendimenti di mercato e tassi di interesse corrisposti sui depositi
di Luigina Pezzoli
In provincia di Teramo aumentano in maniera consistente i depositi e i prestiti. Nel corso del 2006 la raccolta bancaria ha continuato a espandersi. Tale tendenza è stata caratterizzata in particolar modo da un ampliamento del differenziale tra rendimenti di mercato e tassi di interesse corrisposti sui depositi che ha portato a far crescere la quota delle attività finanziarie delle famiglie investita in titoli pubblici e obbligazioni bancarie. Analizzando la raccolta ovvero i depositi in provincia di Teramo ci si accorge che ha raggiunto, alla fine del 2006, la quota di 3.301 milioni di euro contro i 3.154 del precedente anno ed i 3.020 del 2004. Tra il 2006 e il 2005 i depositi, in termini assoluti, sono aumentati di 147 milioni di euro. Un andamento analogo ha interessato le obbligazioni che hanno raggiunto in provincia di Teramo i 576 milioni di euro contro i 504 milioni del 2005 e i 471 milioni del 2004. L'incremento registrato tra il 2006 e il 2005, in valori assoluti, è stato pari a 72 milioni di euro.
In Abruzzo e nella provincia di Teramo gli impieghi bancari sono aumentati, sia nella componente a breve sia in quella a medio e a lungo termine. Tale tendenza è stata condizionata dal maggior fabbisogno finanziario manifestato dei settori produttivi e quindi dalle aziende, a fronte di una ripresa degli investimenti in capitale fisso e circolante. I prestiti alle famiglie sono cresciuti a un ritmo sostenuto, anche se inferiore rispetto al 2005. Secondo la relazione della Banca d'Italia, comunque, l'indebitamento del settore, in rapporto al reddito disponibile, appare in linea con la media italiana. Analizzando i dati emerge che in provincia di Teramo i prestiti nel corso del 2006 sono stati pari a 5.110 milioni di euro contro i 4.635 milioni del 2005 e i 4.325 del 2004 con un aumento quindi tra il 2006 e il 2005 che in valori assoluti è stato pari a 475 milioni di euro.
A fotografare il quadro socio-economico è un'analisi condotta dalla Banca Picena Truentina che ha elaborato i dati della Banca d'Italia riferiti alle consistenze in base alla localizzazione degli sportelli. Dall'analisi svolta si può senza alcun dubbio affermare che le famiglie e le imprese, nella maggior parte dei casi di piccole e piccolissime dimensioni, hanno avuto la necessità di poter disporre di strumenti finanziari adeguati alle diverse esigenze. In tale contesto si è felicemente inserita l'attività svolta proprio dalla Banca Picena Truentina nella provincia di Teramo che prosegue nella sua attività di raccolta del risparmio, di esercizio del credito e di espletamento dei servizi bancari non solo a favore dei soci, ma soprattutto delle famiglie e dell'intera cittadina.
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13/07/2007
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