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"Chagall e Mirò in mostra alla Pinacoteca Comunale Marco Moretti

Civitanova Marche | Si è inaugurata domenica 9 luglio scorso la mostra dedicata al surrealismo dal titolo Chagall - Mirò magia, grafica, colore che rimarrà aperta fino al 7 ottobre 2007

di Andrea Carnevali

Si è inaugurata domenica 9 luglio scorso la mostra dedicata al surrealismo dal titolo Chagall - Mirò magia, grafica, colore che rimarrà aperta fino al 7 ottobre 2007.

L'esposizione è stata organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche, dall'azienda Speciale Teatri di Civitanova, in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Fondazione Antonio Mazzotta e la Fondazione Maeght.

Alla conferenza stampa, che ha dato avvio ai lavori della mostra presso il Teatro Anibal Caro alle 18.00, sono intervenuti il Sindaco di Civitanova Marche, Massimo Mobili, l'assessore al bilancio della Provincia di Macerata, Giulio Pantenetti della Provincia di Macerata e la Fondazione Maeght.
L'estate civitanovese 2007 si arricchisce di un prestigioso evento culturale grazie alla fondazione Maeght che ha permesso di allestire un percorso espositivo cronologico di litografie di Joan Mirò dal 1937 fino al 1978 e di Marc Chagall dal 1951 al 1963.

La collezione di opere di Joan Mirò, esposta nei locali dell'auditorium Sant'Agostino, raccoglie le litografie dell'artista con il tema della natura e la magia. Ma Mirò è anche ceramista, decoratore e pittore.
Le litografie di Joan Mirò e Marc Chagall hanno un sapore fiabesco e lirismo verso la terra natale. Nelle opere di Joan Mirò sono state raffigurati topi, animali, persone straniere che assumono aspetti inusuali contornati da linee spesse, ampie e profonde.

Una cromia di bianco e nero guida il pensiero nello spazio delimitato dall'osservatore. La tecnica del bianco è del nero è quasi sempre presente nella litografia. Joan Mirò sicuramente si ispira alla monocromia di Barcellona perché il bianco e il nero assurgono alla piena dignità espressiva, fino agli ultimi anni di lavoro, circa negli anni '70, quando ci occuperà di cesellatura cromatica.

L'indagine sulla realtà conosciuta viene effettuata attraverso il colore e il segno grafico. L'esposizione inizia dal 1938 con la Serie nera e la Serie Rossa monocromia schiacciando un po' la prospettiva.
Fantasiose sono, invece, le litografie Barcellona del 1944 e Personaggi in giardino del 1951. Joan Mirò, forse, attraverso l'immaginario collettivo descrive le diverse pulsioni dell'immaginario dei bambini.

Nella litografia La straniera del 1958 emerge il fantastico dei pensieri ingenui dei bambini. Anche nelle opere I forestieri 1958, L'uccello notturno 1962, Il profeta arlecchino 1965, Il granduca I 1965 i personaggi di Joan Mirò appaiono da un passato fanciullesco, quasi irrinunciabile e lontano. Dal 1969 le figure sembrano essere più grandi, uniche e coprono tutta la pagina. I personaggi hanno sono diversi. A questo periodo appartengono La donna delle sabbie 1969, Il pensatore potente 1969, La maga 1969, La fronda 1969.
J
oan Mirò indaga il mondo della natura con Le conchiglie 1969, Arcipelago selvaggio III 1970, La signorina con le farfalle 1971, Il gufo blasfemo 1975, L'aigrette rossa 1976, Il topo delle sabbie 1976, Personaggio 1977, L'egiziana 1977, Ballerina creola 1978. Ciò però è più evidente nella sintesi e nel lessico cubista in cui la condizione dell'artista ebreo non viene separata dalla naturalità dei fenomeni psichici. La produzione di Marc Chagall ripercorse la produzione fantastica. Le litografie sono pieni di simboli. La donna, la stella il cielo costituiscono la sintesi dei valori della sua arte. È da far risalire, forse, la sua produzione al 1925 con le incisione su rame destinate alle Favole di La Fontane. Le litografie Vergine con pesce 1951, Il pittore e la tavolozza 1951-1952, La coppia ocra 1952, la notte di Parigi 1954, Quai aux Fleurs 1954 hanno un sapore fantastico: amore, passione e colore. Un sapore dolce di libertà invece viene dalle opere Torre Eiffel con asino rosso, 1954, La domenica 1954, La Pastiglia 1954, L'Opéra 1954, Il Panthéon 1954, Notre-Domme in grigio 1955, I tre acrobati 1956, I tetti 1956, La scala 1957, Cristo con orologio 1957, Paesaggio blu 1958, La baia 1969, Notturno 1963, Gli innamorati 1963-1964, Paravento 1963 che assumono colori intensi, mettendo in risalto la composizione nello spazio descritto.


Pinacoteca Comunale Marco Moretti
tel. 0733 891019 fax 0733 891019,
www.pinacotecamoretti.it

Orario tutti i giorni, compresi festivi, luglio e agosto 18,00 - 23,00
settembre e ottobre 17,00 - 20,00 (chiuso il lunedì se non festivo)

 

14/07/2007





        
  



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