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Presentato il Progetto strategico per lo sviluppo della montagna marchigiana

Ascoli Piceno | Si tratta di uno dei moduli in cui si articola un intervento di più ampia portata denominato "Laboratorio dell'ambiente e del paesaggio" per un investimento complessivo di circa 680 mila euro co-finanziato con i fondi europei.

Un momento della conferenza di presentazione del progetto di Legambiente.

E' stato presentato stamane a Palazzo San Filippo il progetto per la gestione integrata degli aspetti ecologici e paesaggistici degli ecosistemi montani delle aree protette del maceratese e dell'ascolano (Parco Nazionale Monti Sibillini, Riserva Naturale Montagna di Torricchio e Riserva Naturale Abbadia di Fiastra).

Si tratta di uno dei moduli in cui si articola un intervento di più ampia portata denominato "Laboratorio dell'ambiente e del paesaggio" per un investimento complessivo di circa 680 mila euro co-finanziato con i fondi europei " Leader +" dai 5 GAL (Gruppi Azione Locale) della Regione e riconosciuto progetto strategico di cooperazione interterritoriale che sarà attuato dai Parchi e Aree Protette marchigiane dell'entroterra con la partecipazione di Legambiente Marche.

Ad illustrare la filosofia e gli aspetti tecnici dell'iniziativa c'erano: Massimo Marcaccio, nella duplice veste di assessore provinciale all'Ambiente e neo presidente del Parco dei Sibillini, l'assessore provinciale al Turismo Avelio Marini, il presidente del GAL Piceno Vincenzo Curi, il presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni, il coordinatore del progetto Rocco Corrado, il responsabile Aree Protette di Legambiente Marche Paolo Perna, il docente di Botanica applica all'Università di Camerino Andrea Catorci e il responsabile provinciale di Legambiente Paolo Prezzavento.

"Complessivamente il progetto - ha dichiarato il coordinatore Corrado - coinvolge tutto l'entroterra montano delle Marche, dalle aree protette ai territori esterni ai parchi, sviluppando un approccio d'intervento interdisciplinare fatto di saperi storici, ambientali, economici, sociali, architettonici ed urbanistici".

"Gli obiettivi più importanti - ha spiegato Perna di Legambiente - sono: coniugare la biodiversità con lo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali attraverso una gestione integrata e un nuovo modo di progettare le opere mediando la tutela dell'ambiente con le istanze di infrastrutturazione".

"Questo progetto è ispirato ad APE (Appenino Parco d'Europa) - ha sottolineato l'assessore Marcaccio - un disegno strategico nato per tutelare, valorizzare e al tempo stesso favorire uno sviluppo sostenibile dell'ambiente appenninico, compreso quello non interessato da aree protette. E naturalmente per dare più forza all'entroterra montano".

"Una delle strategie essenziali dell'iniziativa - ha evidenziato Prezzavento - è quella di favorire la diffusione di una cultura tecnica in grado di integrare la valorizzazione del paesaggio inteso come risorsa identitaria che nasce dall'interazione millenaria tra natura e attività umana".

"Il progetto, affidato al dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università di Camerino - ha commentato il prof. Catorci - intende sviluppare metodi di monitoraggio e lettura dei paesaggi montani in grado di guidare le scelte gestionali".

"La necessità di giungere a nuove forme di gestione, anche attraverso il recupero dei saperi tradizionali - ha dichiarato il presidente del Gal Piceno Curi - è la priorità di qualunque politica che voglia seriamente gestire e valorizzare il patrimonio ambientale delle nostre montagne, unico vero e solido pilastro su cui costruire una credibile strategia di sviluppo".

"Come Provincia aderiamo a questa importante iniziativa - ha motivato l'assessore Marini - per costruire quell'alleanza necessaria tra Istituzioni ed Enti indispensabile per un progetto di sviluppo dell'intera montagna marchigiana capace di intercettare finanziamenti europei ed essere agganciato agli strumenti di programmazione comunitaria regionale come i POR (Piani Operativi Regionali)".

"Il coinvolgimento di tutti gli attori locali è infatti il presupposto - ha puntualizzato il presidente Quarchioni - per sperare in un successo da costruire con un'intensa attività di animazione, affidata a ‘Legambiente Marche' anche con lo scopo di sostenere il dibattito intorno ad A.P.E. (Appennino Parco d'Europa), progetto strategico nazionale per lo sviluppo delle aree interne".

19/07/2007





        
  



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Un momento della conferenza di presentazione del progetto di Legambiente.
Un momento della conferenza di presentazione del progetto di Legambiente.

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