88 associati (83 cuochi professionisti, cinque allievi). E' la neonata Associazione Cuochi della provincia di Fermo. Ieri pomeriggio all'hotel San Marco di Servigliano l'assemblea generale delle berrette bianche ha scelto i suoi dirigenti. Un caldo e lungo applauso ha indicato in Sandro Pazzaglia il primo presidente dell'importante associazione di categoria.

Insieme a lui opereranno Sandro Montironi (segretario, di P.S.Elpidio), Adriano Berdini (tesoriere, di Altidona) quindi Fabrizio Ferracuti (Fermo), Paola Ippoliti (Rapagnano), Walter Testoni (Fermo) e Luciano Vecchiotti (Magliano di Tenna). Sindaco revisore dei conti sarà il segretario comunale di Servigliano Alberto Cesetti, mentre del collegio dei Probiviri farà parte Luciano Scafà. A benedire l'elezione è stato il Presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi Paola Caldana. Fattivo anche l'apporto di Gabriella Bugari, Presidente dell'Unione Regionale Cuochi delle Marche e vice presidente centro Italia della Federazione Italiana Cuochi.

Il sindaco di Servigliano, Maurizio Marinozzi ha parlato di un evento importante per la provincia di Fermo. "La vitalità e la passione  che il gruppo cuochi ha dimostrato sinora - ha sottolineato il direttore di medi@comunicazioni Adolfo Leoni, può costituire un esempio per le altre associazioni di categoria".

All'assemblea è seguita una succulenta cena preparata dai cuochi di Romolo Cordari, a cui hanno preso parte numerosi sindaci, presidenti di istituzioni pubbliche e private, oltreché un nutrito gruppo di ristoratori. E' stata l'occasione per tornare sull'argomento ospitalità come marchio della quinta provincia delle Marche. Come sempre avvincente Carlo Cambi. Il giornalista-docente universitario ha ricordato le differenze tra ospitalità e accoglienza, e ha fornito le coordinate di entrambe. Imprescindibile, ha rimarcato, l'identità di un territorio.