Artsti in galleria: chiusura tra i consensi del pubblico
Civitanova Marche | Un esperimento riuscito. Questo il commento degli organizzatori alla chiusura della prima edizione di Artisti in galleria, la rassegna promossa dallAssessorato alla Cultura del Comune e curata dal pittore civitanovese Franco Morresi.
Un esperimento riuscito. Questo il commento degli organizzatori alla chiusura della prima edizione di Artisti in galleria, la rassegna promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune e curata dal pittore civitanovese Franco Morresi.
Protagonisti della manifestazione, che si è svolta dal 1° al 14 agosto, Antonio Del Gatto ed Elena Bettucci, due giovani artisti che nello spazio della Galleria di piazza XX settembre hanno mostrato al pubblico come nasce un'opera dal vivo.
Del Gatto e Bettucci hanno realizzato due opere ciascuno e, insieme Laura Martellini, altra giovane artista, un lavoro a sei mani. Il tutto davanti ai molti e attenti spettatori che ogni sera hanno assistito alle loro performance.
"Artisti in galleria rappresenta una novità nel nostro panorama culturale - dice Erminio Marinelli, assessore alla Cultura - che il pubblico ha mostrato di apprezzare lasciandosi coinvolgere da questi giovani che hanno fatto uscire l'arte dai circuiti canonici per portarla in mezzo alla gente e alla vita di tutti i giorni. Una scommessa sulla quale abbiamo voluto puntare - aggiunge Marinelli - e che si è rivelata vincente. Riteniamo infatti che sia giusto ampliare l'offerta culturale della città, proponendo accanto a grandi appuntamenti come la mostra di Chagall e Mirò anche eventi di altro genere".
Soddisfatto anche Franco Morresi, curatore artistico della rassegna. "E' stata l'occasione - dice riferendosi alla rassegna che si è appena chiusa - per coinvolgere appieno il pubblico nella realizzazione di un'opera d'arte, dall'inizio alla fine. Il tutto con il risultato che la prospettiva dalla quale si guarda all'opera finita cambia completamente".
Non a caso Antonio Del Gatto, uno dei protagonisti di Artisti in galleria, ha sottolineato proprio la novità data dall'interazione del pubblico. "E' come se avessi portato il mio studio e la mia tecnica tra la gente", ha detto, definendo l'esperienza vissuta "molto positiva".
Anche la sua collega Enela Bettucci ha posto l'accento sul fatto che "si è tratto di una vera e propria performance e non di una sempice mostra". "Un evento di questo genere, infatti - ha osservato - consente al pubblico di sentirsi parte del prodotto finale". Un'opera che, appunto, nasce e cresce lì, davanti agli occhi di tutti, come è avvenuto per le cinque realizzate in questa occasione che il Comune ora è intenzionato ad acquistare.
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18/08/2007
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