L'ex Camping, area verde dedicata ai bambini, è divenuta un vero e proprio "giardino degli orrori". Senza esagerazioni il livello di pericolosità di tutta l'area è giunto al punto da rendere necessaria la chiusura dell'intero perimetro se non si interverrà d'urgenza per il ripristino di condizioni di sicurezza.

La presenza ovunque di cavi elettrici penzolanti dalle piante, quadri elettrici abbandonati al centro dei vialetti nascosti da almeno 10 cm. di sabbia, bocchettoni elettrici a vista, ciabatte per le spine ad altezza bambino, fili elettrici retti da improbabili asticelle di legno, e ancora pannelli di manifestazioni tenutesi 20-30 giorni fa, tubi di metallo sparsi disordinatamente a terra, macabra testa mozzata della statua della fontanella avvolta da una catena, innumerevoli vasi ribaltati di piante inaridite , fontanella senza cannella inondata di sabbia, impalcature in ferro abbandonate lungo il percorso, stands da città fantasma, immondizia ovunque con piatti e bicchieri di plastica pieni d'acqua putrida (e non piove da un bel po'!), murales stile Bronx disegnati sui muri.

Oggi, 30 agosto, la situazione è questa. Ad aggravare ancor più la situazione c'è il fatto che ad inizio stagione lo stato di degrado dell'intera area era già stato segnalato da Alleanza Nazionale. Il giorno dopo la denuncia si fece un micro-intervento di riordino, ma a distanza di due mesi la situazione è incredibilmente peggiorata.

Inutile aggiungere altro ad una situazione di tale squallore, una sorta di paesaggio lunare che nulla ha a che fare con quanto un'area verde dovrebbe trasmettere a bambini ed anziani, giovani e donne, mamme e papà, per non parlare dei turisti.

Nei prossimi giorni farò avere al sindaco Gaspari un'ampia rassegna fotografica che testimonia molto meglio delle parole la condizione vergognosa in cui versa l'ex Camping, certamente l'area verde a maggior valenza turistica della città.

In mezzo a tanto scempio fa accapponare la pelle vedere il monumento dedicato a Marcello Camiscioni con su scritte le parole: I bambini dall'area ex camping a "Zio Marcello" con affetto.