Due salvataggi in mare per i volontari della Società "Oltremare"
Tortoreto | Ripescato uomo affogato a Giulianova e salvata una ragazza ventenne a Tortoreto. Volevamo chiudere con bilancio diverso rivela il presidente Domenico Surace che invita alla prudenza.
di Nicola Facciolini
L'inferno meteo che si abbattuto, con un sinistro colpo di coda, sulla nostra provincia e sul litorale adriatico aprutino, con temperature africane e mare forza 6 rafforzato da vento di Scirocco, ha reclamato purtroppo la sua prima vittima di questa pazza estate 2007.
Antonio Ricci di Giulianova (Te) di anni 60, è morto affogato sul Lungomare sud del centro turistico giuliese, nel mare prospiciente gli stabilimenti balneari Miramare e Arcobaleno, intorno alle ore 18:45 di giovedì 30 agosto 2007. A nulla è valso il coraggioso intervento dei volontari Pierluigi Sacchini e Roberto Di Sabatino della Società di Salvamento "Oltremare" di Tortoreto.
I giovani, nel ripescare l'uomo e nell'effettuare il primo intervento di rianimazione, si sono accorti che non c'era più niente da fare. L'intervento è stato effettuato ben oltre l'orario di servizio che per si conclude ufficialmente alle 18:30 come da regolamento: I ragazzi erano in postazione perché alcune persone si trovavano ancora a fare il bagno nel mare in tempesta. Il presidente della "Oltremare" Domenico Surace, visibilmente sconvolto, lancia l'ennesimo avvertimento ai bagnanti: "Con questo mare traditore a forza 6 rafforzato da vento di Scirocco, bisogna rimanere sempre a terra, perché in acqua si producono improvvise risacche e mulinelli, a volte fatali anche per il nuotatore più esperto".
C'è anche la buona notizia nella stessa giornata perché grazie al volontario della Oltremare, bruno Trincali, una giovane ragazza intorno ai 20 anni di Tortoreto, poco prima era stata salvata dalle acqua prospicienti gli stabilimenti Da Vittorio e Mamaia Beach. Il bilancio complessivo, dunque, può definirsi positivo. "Certamente - conferma Surace - nonostante questa tragedia voglio sottolineare che i nostri ragazzi si stavano attardando in postazione per fare il loro dovere. A volte i nostri ripetuti avvisi ai bagnanti, con fischietto e a voce, sulle condizioni proibitive del mare, non vengono ascoltati, e allora sono guai. La cultura del mare riguarda tutti noi: l'ignoranza è fatale".
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31/08/2007
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