Agricoltura, posizioni debitorie nei confronti dell'Inps
Ancona | Petrini: "Un'occasione da non perdere. Le agevolazioni scadono l'8 ottobre".
Entro l'8 ottobre le aziende agricole dovranno saldare i debiti con l'Inps. Una complessa operazione di recupero di quasi 6 miliardi di euro di credito, a livello nazionale, che l'Istituto previdenziale vanta nei confronti di centinaia di migliaia di imprese del settore primario. Una scadenza che interessa anche le Marche.
Lo ricorda l'assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Petrini, che evidenzia come "la ristrutturazione dei debiti contributivi agricoli rappresenti l'ultima possibilità offerta dal ministero delle Politiche Agricole alle aziende e ai lavoratori interessati".
Il ministro Paolo De Castro ha invitato gli assessorati regionali e le organizzazioni di categoria a sollecitare un'ampia adesione all'iniziativa. Se non si raggiungesse una soglia di adesione pari ad almeno 2 miliardi di euro, aumenteranno gli importi dovuti dai singoli debitori.
I titolari dei crediti, inoltre (le banche che hanno acquistato i titoli dall'Inps) avvieranno iniziative giudiziarie per recuperare il totale del debito e il Ministero non avrebbe ulteriori margini di manovra per intervenire, trattandosi, a quel punto, di un contenzioso che coinvolge la sfera privata dell'attività aziendale. "La ristrutturazione dei debiti - ricorda Petrini - rappresenta un'importante occasione per superara questo diffuso problema, dopo anni di richieste, proposte e mancate soluzioni.
Un'opportunità che le aziende marchigiane non devono perdere, in quanto la regolarità contributiva rappresenterà, sempre, più, nei prossimi anni, uno dei parametri necessari per poter usufruire delle agevolazioni comunitarie, nazionali e regionali".
Lo ricorda l'assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Petrini, che evidenzia come "la ristrutturazione dei debiti contributivi agricoli rappresenti l'ultima possibilità offerta dal ministero delle Politiche Agricole alle aziende e ai lavoratori interessati".
Il ministro Paolo De Castro ha invitato gli assessorati regionali e le organizzazioni di categoria a sollecitare un'ampia adesione all'iniziativa. Se non si raggiungesse una soglia di adesione pari ad almeno 2 miliardi di euro, aumenteranno gli importi dovuti dai singoli debitori.
I titolari dei crediti, inoltre (le banche che hanno acquistato i titoli dall'Inps) avvieranno iniziative giudiziarie per recuperare il totale del debito e il Ministero non avrebbe ulteriori margini di manovra per intervenire, trattandosi, a quel punto, di un contenzioso che coinvolge la sfera privata dell'attività aziendale. "La ristrutturazione dei debiti - ricorda Petrini - rappresenta un'importante occasione per superara questo diffuso problema, dopo anni di richieste, proposte e mancate soluzioni.
Un'opportunità che le aziende marchigiane non devono perdere, in quanto la regolarità contributiva rappresenterà, sempre, più, nei prossimi anni, uno dei parametri necessari per poter usufruire delle agevolazioni comunitarie, nazionali e regionali".
A partire dall'11 giugno 2007 le aziende e i lavoratori del settore agricolo, con posizioni contributive non regolarizzate, hanno la possibilità di aderire a un progetto di ristrutturazione delle posizioni debitorie, maturate fino al 2004, attraverso il pagamento di un importo che varia dal 22 al 30 per cento del debito complessivo, a seconda dell'opzione scelta e dal livello di adesione all'iniziativa da parte degli interessati. Dopo l'8 ottobre i debiti andranno saldati senza la copertura del ministero delle Politiche Agricole.
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19/09/2007
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