La sera del 18 agosto scorso, mentre a Porto Recanati si celebravano i festeggiamenti del Palio, nei corridoi del condominio Hotel House si consumava un fatto increscioso. Una giovane donna di origine magrebina, non residente in quel condominio, era andata a trovare una sua amica; non riuscendo subito a trovarla e vagando per qualche istante nei corridoi del palazzone, che conta circa 500 appartamenti, è stata avvicinata da due bagordi, sempre di origine magrebina che, approfittando della penombra e dell'assenza di persone, l'hanno insistentemente molestata.

Purtroppo, però, le molsetie si sono concretizzate in veri atti di violenza e, con la  forza, l'hanno condotta verso uno sgabuzzino del pianerottolo denudandola ed abusando di lei. Le urla della vittima hanno richiamato l'attenzione dei pochi presenti nelle vicinanze, atteso che molti erano nel centro città per assistere alla festa in atto. L'arrivo di alcune persone hanno indotto i due uomini a darsi alla fuga.

La brutta storia non è stata mai denunciata dalla giovane donna che, per paura degli aggressori, non ha formalizzato di aver subito la violenza. I militari dell'Arma di Porto Recanati, tuttavia, hanno cercato di vederci chiaro in quanto hanno subito sospettato che la ragazza avesse timore di raccontare la verità. Dopo le cure mediche ed il referto che lasciava comprendere non si trattasse di una "semplice aggressione" in questi giorni sono state cercate disperatamente testimonianze che tardavano a venire.

Rotti gli indugi ed un iniziale clima di omertà, i racconti sono venuti e le descrizioni si sono rivelate preziose. Così le indagini di natura classica suffragate da quelle scientifiche hanno fatto stringere il cerchio su due uomini, entrambi tunisini, di 32 e 34 anni clandestini che talvolta si sono fatti notare proprio nell'House.

Entrambi sono stati denunciati dai carabinieri di Porto Recanati all'Autorità Giudiziaria del Tribunale del capoluogo maceratese per il reato di "concorso in violenza sessuale di gruppo".