Dopo tre anni il Duomo di Teramo riapre ai fedeli nello splendore di luci, spazi e colori
Teramo | Mons. Michele Seccia: "E' la Casa-madre dei Teramani, ringrazio tutti e vi aspetto tutti alla Santa Messa Diocesana di sabato 8 settembre 2007". Dalla navata è visibile la cripta di San Berardo. Climatizzazione d'avanguardia.
di Nicola Facciolini
Vista della cripta di San Bernardo
Duomo nuovo nella nuova configurazione, di illuminazione e suono, ad alta fedeltà con effetti miracolistici immediatamente percepibili in un gioco di ombre e chiaro-scuri sapientemente orchestrati. Ma sarà la Santa Messa Diocesana di sabato 8 settembre 2007, con i riti di consacrazione e benedizione, e la solenne concelebrazione eucaristica alla quale sono stati invitati tutti i sacerdoti e religiosi della Diocesi aprutina, a festeggiare la riapertuta ufficiale del Duomo di Teramo e a salutare l'ingresso dei fedeli. Dopo tre anni di delicati lavori di somma urgenza per il restauro della pavimentazione e il ripristino dell'essenziale climatizzazione, i Teramani tornano finalmente di nuovo in possesso della loro "casa-madre".
Lavori, iniziati il 1° settembre 2004, che hanno permesso ai tecnici di operare significative migliorie nella Cattedrale e di studiare il Duomo come mai prima di allora era stato fatto. Con i mezzi della moderna scienza e tecnologia. Se n'è parlato alla conferenza stampa del 5 settembre 2007, nella Sala dell'Episcopio (Casa del Vescovo) di Teramo.
Tante e tali le "scoperte e migliorie" annunciate ed eseguite nei lavori di messa in sicurezza effettuati dall'ing. Taraschi, da non trovare spazio in solo articolo di cronaca. Alla conferenza hanno partecipato S.E. Mons. Michele Seccia, don Gabriele Orsini, che ha seguito tutte le fasi dei lavori (assente l'Assessore regionale alla Cultura Betty Mura), l'arch. Roberto di Paola, direttore generale della Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici per l'Abruzzo, la prof.ssa Luisa Franchi dell'Orto del Comitato tecnico-scientifico e l'ing. Carlo Taraschi, direttore dei lavori.
Al termine della conferenza stampa è stata effettuata una visita al Duomo, per illustrare i lavori svolti, che rimarrà per sempre nella memoria dei partecipanti. Superba e maestosa l'illuminazione della Cattedrale, modulabile in ben nove diverse configurazioni; climatizzazione d'avanguardia garantita da sensori esterni e interni tali da regolare automaticamente la giusta temperatura entro i due metri dal pavimento; unione degli spazi e dei tempi, tra il piano superiore della della cattedrale e la cripta di san Berardo (illuminata), con feritoia e "tappeto" in vetro.
"La riapertura al culto della Cattedrale Aprutina dopo alcuni anni di chiusura per lavori di resturo e indagini archeologiche - rivela S.E. Mons. Michele Seccia, arcivescovo della Diocesi di Teramo-Atri - mi offre la gradita occasione di affidare a quanti hanno atteso con ansia questo momento storico, il mio più sentito ringraziamento". I Teramani desiderano approfondire conoscenza e amore verso il Duomo e i tesori d'arte in esso custoditi.
"Dal mio arrivo a Teramo, un anno fa, sentendone parlare con interesse e preoccupazione, ho colto la nostralgia e il desiderio di coloro che hanno coltivato in questo luogo la propria vita di fede attraverso la celebrazione dei divini misteri e gli immancabili appuntamenti della religiosità popolare. Molti hanno anche scoperto in questo Tempio la sua storia plurisecolare che si fonde con quella della Città. Storia scritta nelle pietre e nella bellezza di opere d'arte che, ancora oggi, cantano le meraviglie di Dio e permettono all'uomo di innalzarsi al Creatore.
Un sentito ringraziamento a quanti hanno collaborato, in diversi modi, al non facile lavoro di restauro del Duomo, alle maestranze, ai tecnici, alla Fondazione Tercas. Un grazie anticipato a quanti vorranno collaborare ancora al pieno e totale recupero delle opere d'arte e di quanto necessario per rendere la Cattedrale cuore della vita religiosa e sociale della Città, impegnata a consegnare ai posteri un patrimonio di storia, arte e fede".
E' stato nominato don Aldino Tomassetti, parroco del Duomo. Il direttore dei lavori, Taraschi, è entusiasta: "Ci abbiamo messo passione ed anche la faccia in un lavoro interdisciplinare unico del suo genere per la città e non solo. Ci siamo avvalsi della partecipazione e concertazione di tre Soprintendenze, archeologica, architettonica e demoetnologica. Per le critiche ci sarà tempo. Colonne, capitelli e mura, parlano da soli". E celebrano la luce. Il tiburio è rischiarato da fasci di luce proiettati dal basso e dall'alto. Effetto miracolistico assicurato. Il Paliotto è cinto da una teca di protezione con sistema di allarme e illuminazione.
L'altezza del piano marmoreo dell'altare (dove celebra il sacerdote) è stata regolata ai canonici 97 cm contro i vecchi 110, rendendo agevole la vista dell'officiante ai fedeli. La direzione dei lavori ha pensato bene di lasciare disseminati nel Duomo dei tasselli-rivelatori delle strutture antiche di diversa cromia. Per l'inaugurazione (la Messa inizia alle ore 19) di sabato 8 settembre, a un anno dell'arrivo del nuovo vescovo Michele Seccia, sarà posizionato un maxischermo all'esterno della cattedrale con audio in alta definizione.
"Le porte esterne del Duomo - rivela l'ing. Taraschi - ci spiace di non averle potute restaurare, per mancanza di fondi, i finanziamenti della Regione e della Curia non coprivano le spese ma non ci arrendiamo". Per la Santa Messa di sabato, sono previste solo alcune sedie per gli officianti mentre i fedeli resteranno comunque in piedi per apprezzare meglio le bellezze del loro Duomo in attesa dei nuovi tradizionali banchi.
Lavori, iniziati il 1° settembre 2004, che hanno permesso ai tecnici di operare significative migliorie nella Cattedrale e di studiare il Duomo come mai prima di allora era stato fatto. Con i mezzi della moderna scienza e tecnologia. Se n'è parlato alla conferenza stampa del 5 settembre 2007, nella Sala dell'Episcopio (Casa del Vescovo) di Teramo.
Tante e tali le "scoperte e migliorie" annunciate ed eseguite nei lavori di messa in sicurezza effettuati dall'ing. Taraschi, da non trovare spazio in solo articolo di cronaca. Alla conferenza hanno partecipato S.E. Mons. Michele Seccia, don Gabriele Orsini, che ha seguito tutte le fasi dei lavori (assente l'Assessore regionale alla Cultura Betty Mura), l'arch. Roberto di Paola, direttore generale della Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici per l'Abruzzo, la prof.ssa Luisa Franchi dell'Orto del Comitato tecnico-scientifico e l'ing. Carlo Taraschi, direttore dei lavori.
Al termine della conferenza stampa è stata effettuata una visita al Duomo, per illustrare i lavori svolti, che rimarrà per sempre nella memoria dei partecipanti. Superba e maestosa l'illuminazione della Cattedrale, modulabile in ben nove diverse configurazioni; climatizzazione d'avanguardia garantita da sensori esterni e interni tali da regolare automaticamente la giusta temperatura entro i due metri dal pavimento; unione degli spazi e dei tempi, tra il piano superiore della della cattedrale e la cripta di san Berardo (illuminata), con feritoia e "tappeto" in vetro.
"La riapertura al culto della Cattedrale Aprutina dopo alcuni anni di chiusura per lavori di resturo e indagini archeologiche - rivela S.E. Mons. Michele Seccia, arcivescovo della Diocesi di Teramo-Atri - mi offre la gradita occasione di affidare a quanti hanno atteso con ansia questo momento storico, il mio più sentito ringraziamento". I Teramani desiderano approfondire conoscenza e amore verso il Duomo e i tesori d'arte in esso custoditi.
"Dal mio arrivo a Teramo, un anno fa, sentendone parlare con interesse e preoccupazione, ho colto la nostralgia e il desiderio di coloro che hanno coltivato in questo luogo la propria vita di fede attraverso la celebrazione dei divini misteri e gli immancabili appuntamenti della religiosità popolare. Molti hanno anche scoperto in questo Tempio la sua storia plurisecolare che si fonde con quella della Città. Storia scritta nelle pietre e nella bellezza di opere d'arte che, ancora oggi, cantano le meraviglie di Dio e permettono all'uomo di innalzarsi al Creatore.
Un sentito ringraziamento a quanti hanno collaborato, in diversi modi, al non facile lavoro di restauro del Duomo, alle maestranze, ai tecnici, alla Fondazione Tercas. Un grazie anticipato a quanti vorranno collaborare ancora al pieno e totale recupero delle opere d'arte e di quanto necessario per rendere la Cattedrale cuore della vita religiosa e sociale della Città, impegnata a consegnare ai posteri un patrimonio di storia, arte e fede".
E' stato nominato don Aldino Tomassetti, parroco del Duomo. Il direttore dei lavori, Taraschi, è entusiasta: "Ci abbiamo messo passione ed anche la faccia in un lavoro interdisciplinare unico del suo genere per la città e non solo. Ci siamo avvalsi della partecipazione e concertazione di tre Soprintendenze, archeologica, architettonica e demoetnologica. Per le critiche ci sarà tempo. Colonne, capitelli e mura, parlano da soli". E celebrano la luce. Il tiburio è rischiarato da fasci di luce proiettati dal basso e dall'alto. Effetto miracolistico assicurato. Il Paliotto è cinto da una teca di protezione con sistema di allarme e illuminazione.
L'altezza del piano marmoreo dell'altare (dove celebra il sacerdote) è stata regolata ai canonici 97 cm contro i vecchi 110, rendendo agevole la vista dell'officiante ai fedeli. La direzione dei lavori ha pensato bene di lasciare disseminati nel Duomo dei tasselli-rivelatori delle strutture antiche di diversa cromia. Per l'inaugurazione (la Messa inizia alle ore 19) di sabato 8 settembre, a un anno dell'arrivo del nuovo vescovo Michele Seccia, sarà posizionato un maxischermo all'esterno della cattedrale con audio in alta definizione.
"Le porte esterne del Duomo - rivela l'ing. Taraschi - ci spiace di non averle potute restaurare, per mancanza di fondi, i finanziamenti della Regione e della Curia non coprivano le spese ma non ci arrendiamo". Per la Santa Messa di sabato, sono previste solo alcune sedie per gli officianti mentre i fedeli resteranno comunque in piedi per apprezzare meglio le bellezze del loro Duomo in attesa dei nuovi tradizionali banchi.
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05/09/2007
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