I fedeli laici avevano rivolto un appello al Santo Padre per la difesa dei Frati Domenicani in città
Teramo | "Intervenga subito il Santo Padre: la chiesa e il convento di San Domenico restino ai Padri Domenicani". La partenza dei Domenicani da Teramo è prevista entro il mese 15 settembre 2007.
di Nicola Facciolini

Padre Benedetto Carderi decano dei Padri Domenicani Cittadino onorario di Teramo
I Padri Domenicani si accingono a celebrare nella chiesa di San Domenico in Teramo la loro ultima Santa Messa in Abruzzo. Non accadeva dai tempi della proclamazione delle famigerate leggi napoleoniche! I fedeli laici cattolici non si sono mai arresi in questi ultimi due anni, rinnovando a Sua Santità Benedetto XVI l'invito alla quanto mai urgente difesa della presenza dei Padri Domenicani a Teramo e nella Regione Abruzzo. Lo chiedevano le comunità laicali e religiose domenicane di Teramo in preghiera. Si rivolgevano a Papa Ratzinger con due missive affinché i Padri Domenicani potessero rimanere a Teramo per sempre.
"Non chiediamo la sostituzione con un altro ordine religioso nel Convento e nella Chiesa di San Domenico, chiediamo che i Domenicani possano rimanere nella Città di Teramo, per attuare il Magistero della Chiesa tra i giovani studenti universitari".
I fedeli confidavano nell'intervento del Papa affinché la dolorosa e frettolosa decisione del Capitolo, assunta nel luglio 2005 e già ratificata dal Superiore Generale dell'Ordine dei Frati Predicatori P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa, con la quale si dispone la partenza dei Padri Domenicani da Teramo (Corso Porta Romana, n° 66), venisse con somma urgenza riesaminata e modificata nella forma e nella sostanza. "Sia convocato un apposito Capitolo per annullare la decisione" - chiedevano nella missiva.
La Regola di San Domenico insegna, infatti, l'obbedienza ma anche ad anteporre la Predicazione del Santo Vangelo a qualsiasi altra considerazione contingente: la crisi delle vocazioni religiose, addotta a motivazione necessaria ma non sufficiente per la chiusura del convento, è un problema di ordine generale che investe la Chiesa e dalle cause ben precise che non possono essere risolte in questo modo. La ratifica del Capitolo pone, tuttavia, la parola "fine" alla presenza Domenicana in Città dopo 66 lunghi anni nel Novecento.
In verità, presenza sempre costante a Teramo dal XIV Secolo fino agli inizi del XIX. Le missive inviate due anni or sono dal Sindaco di Teramo, dottor Giovanni Chiodi, e dall'allora Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, il compianto Mons. Vincenzo D'Addario (la prima contenente l'invito ufficiale a P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa a visitare il convento e la Città), non solo non hanno mai ricevuto alcuna risposta affermativa ma forse non sono state neppure prese in consideranzione!
Sono molte le attività pastorali e culturali promosse ed animate nella Città dai padri Domenicani negli anni: la Scuola di Politica, la FUCI, la cura diretta del movimento Scout, la gestione e la direzione dei corsi di catechesi per adulti ed intellettuali, l'apprezzata Corale polifonica e liturgica "Santa Cecilia", l'aiuto che viene costantemente prestato alle Parrocchie della Diocesi ed altre iniziative religiose del Terzo Ordine Laicale. Considerato il ruolo assunto dai fedeli laici nella storia dei padri Domenicani a Teramo, i fedeli laici invocavano l'aiuto del Santo Padre.
"E' quanto mai urgente, con la benedizione della Santità Vostra, definire la organizzazione a Roma ed a Teramo di un Convegno scientifico sulla Storia della presenza dei Domenicani nella Città di Teramo, con la partecipazione ufficiale di padre Benedetto Carderi O.P., cittadino onorario di Teramo, decano dei Frati Predicatori". Padre Benedetto è il Domenicano artefice della rinascita del convento di Teramo, strenuo difensore della presenza dei Domenicani a Teramo e nella Regione Abruzzo. Al convegno potrebbero essere invitati a partecipare illustri docenti dell'Angelicum e tutti gli organi della stampa e della televisione locale e nazionale. E' stato tutto inutile.
"Non chiediamo la sostituzione con un altro ordine religioso nel Convento e nella Chiesa di San Domenico, chiediamo che i Domenicani possano rimanere nella Città di Teramo, per attuare il Magistero della Chiesa tra i giovani studenti universitari".
I fedeli confidavano nell'intervento del Papa affinché la dolorosa e frettolosa decisione del Capitolo, assunta nel luglio 2005 e già ratificata dal Superiore Generale dell'Ordine dei Frati Predicatori P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa, con la quale si dispone la partenza dei Padri Domenicani da Teramo (Corso Porta Romana, n° 66), venisse con somma urgenza riesaminata e modificata nella forma e nella sostanza. "Sia convocato un apposito Capitolo per annullare la decisione" - chiedevano nella missiva.
La Regola di San Domenico insegna, infatti, l'obbedienza ma anche ad anteporre la Predicazione del Santo Vangelo a qualsiasi altra considerazione contingente: la crisi delle vocazioni religiose, addotta a motivazione necessaria ma non sufficiente per la chiusura del convento, è un problema di ordine generale che investe la Chiesa e dalle cause ben precise che non possono essere risolte in questo modo. La ratifica del Capitolo pone, tuttavia, la parola "fine" alla presenza Domenicana in Città dopo 66 lunghi anni nel Novecento.
In verità, presenza sempre costante a Teramo dal XIV Secolo fino agli inizi del XIX. Le missive inviate due anni or sono dal Sindaco di Teramo, dottor Giovanni Chiodi, e dall'allora Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, il compianto Mons. Vincenzo D'Addario (la prima contenente l'invito ufficiale a P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa a visitare il convento e la Città), non solo non hanno mai ricevuto alcuna risposta affermativa ma forse non sono state neppure prese in consideranzione!
Sono molte le attività pastorali e culturali promosse ed animate nella Città dai padri Domenicani negli anni: la Scuola di Politica, la FUCI, la cura diretta del movimento Scout, la gestione e la direzione dei corsi di catechesi per adulti ed intellettuali, l'apprezzata Corale polifonica e liturgica "Santa Cecilia", l'aiuto che viene costantemente prestato alle Parrocchie della Diocesi ed altre iniziative religiose del Terzo Ordine Laicale. Considerato il ruolo assunto dai fedeli laici nella storia dei padri Domenicani a Teramo, i fedeli laici invocavano l'aiuto del Santo Padre.
"E' quanto mai urgente, con la benedizione della Santità Vostra, definire la organizzazione a Roma ed a Teramo di un Convegno scientifico sulla Storia della presenza dei Domenicani nella Città di Teramo, con la partecipazione ufficiale di padre Benedetto Carderi O.P., cittadino onorario di Teramo, decano dei Frati Predicatori". Padre Benedetto è il Domenicano artefice della rinascita del convento di Teramo, strenuo difensore della presenza dei Domenicani a Teramo e nella Regione Abruzzo. Al convegno potrebbero essere invitati a partecipare illustri docenti dell'Angelicum e tutti gli organi della stampa e della televisione locale e nazionale. E' stato tutto inutile.
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06/09/2007
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