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Nei capoluoghi marchigiani alto tasso di motorizzazione

Ancona | Soltanto Ancona inferiore alla media nazionale, mentre è Macerata la provincia più motorizzata della regione Marche

di Luigina Pezzoli

E’ Macerata la provincia più motorizzata della regione Marche. Infatti, nel capoluogo il tasso di motorizzazione registrato lo scorso anno, ovvero il numero di autovetture per mille abitanti, era pari a 656,1, sicuramente un notevole incremento rispetto ai due anni precedenti che registrava un tasso di 647,4. Nel capoluogo ascolano tale indicatore è leggermente più basso, infatti, il tasso di motorizzazione registrato nel 2006 è di 654,7, rispetto alle 646, 3 del 2005.

I valori più bassi si riscontrano nelle province di Pesaro (633,5) ed Ancona (614,6). Questo è quanto risulta da un’indagine Istat, Osservatorio ambientale sulle città e Aci i cui dati per la regione Marche sono stati rielaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V.

Stilando un quadro generale si evince che nel corso dell’anno 2006, a livello nazionale, i capoluoghi di provincia registravano un tasso di motorizzazione (numero di autovetture per mille abitanti) pari a 619,7 (+0,7% rispetto al 2005), dunque, si può senza alcun dubbio affermare che le province marchigiane presentano valori molto elevati a riguardo, in quanto soltanto il capoluogo dorico presenta un tasso di motorizzazione inferiore alla media nazionale.

Nei rimanenti comuni italiani, inoltre, tale indicatore è leggermente più basso (594,1 nel 2006), anche se presenta una variazione più sostenuta rispetto al 2005 (+2,3%). Analizzando in maniera più dettagliata i dati risulta che, sempre nel 2006, il numero dei motocicli nei capoluoghi di provincia è di 115,6 per mille abitanti (+7,3% rispetto all’anno precedente). Si assiste, dunque, ad una sempre maggior diffusione dei veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone, aumentati rispetto al 2000 del 56,7%, con una variazione media annua del 7,8% .

Tale crescita è da imputare a fattori diversi: le difficoltà nel parcheggiare, la sempre maggior congestione del traffico urbano, le crescenti limitazioni alla circolazione dei veicoli in zone cittadine.

Queste difficoltà del trasporto privato nei capoluoghi di provincia sono confermate ancora di più dal confronto con i restanti comuni, nei quali l’indicatore è pari a 79,6 per mille abitanti (+6,9% rispetto al 2005). In tutte le città esaminate è aumentato il ricorso al motociclo come mezzo di trasporto sostitutivo per fronteggiare i grandi problemi legati al traffico urbano ed alle sempre maggiori limitazioni inerenti la circolazione veicolare.

12/10/2007





        
  



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