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L'oncologia fa cultura

Ancona | Interessante convegno dello IOM sulle patologie tumorali fra medicina e società

di Simone Menin

iom ancona bonsignori

Presso il locale del Circolo degli Ufficiali della Marina Militare di Ancona si è tenuto ieri l'importante seminario oncologico dell'Istituto Oncologico Marchigiano, con la presenza del direttore scientifico dr Maurizio Bonsignori. Interessante la costruzione di un dibattito aperto al personale sanitario ed al mondo dell'informazione sulla mediazione delle tematiche tumorali. "Topics" ovvero i punti focali del dibattito sono stati l'oggi, l'uomo, l'ambiente, la comunicazione e la salute in relazione all'equilibrio personale.

La particolarità dello IOM è la capacità di fornire assistenza al malato oncologico ma anche e soprattutto amicizia, cordialità, supporto, perchè è consapevolezza di questo istituto di come le malattie siano aggravate tutte pesantemente dalla componente di stress e malessere psicologico.

Hanno relazionato Lorenzo Moroni, responsabile della redazione dorica del Resto del Carlino, il dr Maurizio Bonsignori, il primario emerito del Salesi di Ancona dr Giuseppe Caramia, il dr Alberto Ricciuti di Milano e Massimo Marinelli medico di famiglia.

La formazione, l'informazione, lo studio, la ricerca di nuove applicazioni del campo scientifico e tecnologico risultano i punti importanti dell'Istituto marchigiano di ancologia che però riesce a fare ciò che altri non riescono, o vi riescono parzialmente, fornire al malato un conforto morale che gli faccia capire di non essere solo, prima di fronte alla malattia e poi anche di fronte alla morte.

Anche questo è stato argomento trattato e dibattuto nel seminario in quanto si è rilavata una problematica essenziale su come il medico si debba predisporre alla morte del paziente e quali debbono essere gli atteggiamenti, le cautele da acquisire in tale evenienza. Si è parlato anche di malasanità, di completezza della notizia e dell'informazione intorno alle faccende sanitarie, di relazione fra paziente e struttura ospedaliera. Sempre al centro delle polemiche l'eccessiva burocratizzazione spesso considerata insensata ed inutile.

E' uno dei pochi ambienti in cui affianco al tempo di decorso della malattia si inserisce il tempo psicologico della persona in che in essa vive, sente, relaziona con i familiari. Trattati anche quindi i sistemi di prevenzione delle malattie tumorali, quali una corretta alimentazione, il giusto apporto calorico e l'attività fisica relazionata alla condizione di vita. Altri temi sono stati quelli delle fughe, la fuga di pazienti dalla medicina convenzionale per rincorrere la medicina alternativa e la "fuga di cervelli" dall'Italia verso l'estero per inseguire la ricerca.

E' stato un modo concreto per affrontare assieme a medici, infermieri e personale sanitario argomenti spinosi e spesso non considerati che vincolano spesso l'atteggiamento degli stessi affianco i letti dei pazienti. Interessante la riflessione per la quale ci vorrebbero meno cariche alte per i dottori che dovrebbero prediligere la vicinanza al malato piuttosto che sempre nuove investiture.

13/10/2007





        
  



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