Una cinquantina di imprenditori del distretto calzaturiero ieri sera all'Hotel Royal di Casabianca di Fermo per ascoltare Vito Artioli, neopresidente Anci, eletto anche e soprattutto grazie al sostegno dei produttori marchigiani. Una visita particolarmente attesa, la prima da presidente, per il maestro varesino della calzatura lusso. "Le prospettive del settore calzaturiero: indirizzi e politiche per il distretto calzaturiero delle Marche": era eusto il titolo dell'incontro organizzato dalla sezione calzature di Confindustria Fermo.

Una crisi suprabile se non superata, quella della calzatura, secondo Artioli, che tra le principali novità del suo mandato ha promesso a breve l'organizzazione di seminari destinati agli imprenditori all'Università Bocconi di Milano. Quanto alle condizioni di salute del settore calzaturiero, secondo Artioli il primo semestre del 2007 è stato incoraggiante per il distretto marchigiano, con un calo dei cassaintegrati ed un consolidamento delle imprese attive. Quanto all'export, segnali positivi rispetto al 2006. Sempre più decisivi i numeri delle esportazioni in Russia, con un +25%. Un accenno anche alla borsa internazionale, con un segnale di preoccupazione per il superEuro, che inibisce così le esportazioni calzaturiere.

L'arma per la calzatura marchigiana, secondo Artioli, rimane quella della massima qualità, di una scarpa così attraente da essere ricercata a qualunque prezzo , e da non dover temere la Cina, né la concorrenza di nessun altro Paese.