Continuano i nugoli di curiosi che passando in macchina, o a piedi, davanti al luogo dell'incendio si fermano per sbirciare.

Fa specie vedere il Puerto Banana, locale simbolo di Porto San Giorgio da oltre 20 anni, ridotto ad un ammasso di detriti.

Sono iniziati anche i lavori per buttare giù l'esatta stima della valutazione dei danni, stima che nei giorni scorsi era stata approssimata a circa 200.000 euro.

Sembrano essere molti di più, invece, i soldi andati letteralmente in fumo. Mezzo milione di euro, 500.000 euro, quelli stimati nei giorni successivi la disgrazia. Compresi nella considerevole cifra, oltre ai danni del locale, anche a quelli degli appartamenti dei piani superiori, in particolare del primo piano.

La famiglia lì residente è stata sistemata in uno dei palazzi, di proprietà del comune, che temporaneamente vengono usati per la sistemazione di famiglie in condizioni disagiate.

Continuano anche le indagini per capire bene l'origine dell'incendio. Per un attimo è anche balenata l'ipotesi del dolo ma i due titolari, Niccià e Sdolzini, la escludono perentoriamente in quanto mai sono stai vittime o destinatari di minacce.

Il locale infatti non è stato posto sotto sequestro da parte degli addetti ai lavori. Rimane quindi viva l'ipotesi della tragica fatalità, probabilmente un corto circuito nell'impianto stereo del locale la causa della tragedia.

Le parole di Niccià oltre che di puro sconforto : "non so che cosa faremo ora" hanno anche un velo di positività, "ringrazio di cuore tutti i commercianti che in queste ore ci hanno telefonato per esprimere la loro solidarietà. È una cosa che fa veramente piacere"