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Presentati i dati dell'indagine conoscitiva della domanda turistica di San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto | Lo studio affrontato e presentato oggi agli organi di stampa, si basa sulle rilevazioni realizzate nel corso della stagione estiva 2007, a San Benedetto del Tronto.

di Giuseppina Pica

I dati presentati dall'Assessore al Turismo Domenico Mozzoni, e dal Presidente di Eurispes Marche Camillo Di Monte, si basano sulle rilevazioni realizzate nel corso della stagione estiva a San Benedetto del Tronto, su un campione di 453 unità.
L'indagine suddivisa, in due parti: "Indagine campionaria sui turisti" e "Indagine conoscitiva sugli imprenditori del turismo"(albergatori e titolari di esercizi complementari, imprenditori balneari, imprenditori della ristorazione), rappresenta un valido supporto per lo studio dell'offerta turistica, che viene fornito dalla
statistica, attraverso alcuni tipi di rilevazioni: sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi1 attraverso le dichiarazioni; sulla capacità degli esercizi ricettivi alberghieri e complementari; sugli albergatori, altri imprenditori della ricettività e operatori dell'indotto e su i turisti.

Il campionamento, avvenuto su base accidentale: i questionari sono stati lasciati da compilare nelle hall, degli hotel; ha permesso di reperire un numero rappresentativo dell'universo da analizzare. Lo strumento scelto così detto PAPI (paper and pencil personal interviewing), ha permesso una maggiore libertà di azione da parte dell'intervistato, ponendolo in una condizione di maggiore flessibilità, spontaneità e completezza.

Le altre rilevazioni raccolgono invece opinioni degli operatori del turismo, quali albergatori, titolari di esercizi extra-alberghieri, imprenditori balneari e ristoratori. Lo strumento utilizzato anche in questo caso è l'intervista tramite questionario, somministrato ad un campione di 90 imprese, durante il periodo di Ferragosto.

I dati raccolti e riportati sono quelli inerenti alla prima sezione dell'indagine, relativa ai turisti presenti nell'area analizzata. Ci forniscono un campione rappresentativo della popolazione in vacanza a San Benedetto del Tronto nell'Estate 2007, costituito nella misura del 52% da uomini e del 48% da donne.

La fascia di età più rappresentata è quella degli ultracinquantenni (45%), seguita da quella dei 35-49enni (37%) e, per finire, dei 18-34enni (18%).

Suddiviso per condizione professionale ci mostra una prevalenza di lavoratori dipendenti (46%), rappresentati principalmente da impiegati (56%). La categoria dei lavoratori indipendenti (24% sul totale del campione) è formata soprattutto da lavoratori autonomi (35%), di un punto percentuale superiore a
quella dei liberi professionisti (34%).

Le categorie non professionali (29% del totale) sono invece costituite in prevalenza da pensionati (73%) e casalinghe (17%), mentre gli studenti rappresentano appena l'8% di questo segmento.

Si tratta per la quasi totalità di turisti italiani (94% vs 6% degli stranieri), provenienti dal Centro Italia: Emilia Romagna (24%) e Lazio (22%) in primis, ma numerosi anche dal Nord Ovest, specie dalla Lombardia (22%).
Gli stranieri di lingua tedesca (anche se ormai, non più presenti in Italia come negli anni 70) predominano in questa classifica, rispecchiando nel piccolo la realtà dei flussi turistici esteri nella località in esame.

Il 38% del campione dichiara di essere per la prima volta ospite nella Riviera delle Palme. Il (62%), riguarda i turisti abituali che tornano ogni estate, tramandando la tradizione ai propri figli. Ritorna quest'anno dopo esserci già stato una volta il 10,7% del campione, mentre è alla seconda/ terza esperienza il 18,6% del campione.

La durata della vacanza rappresenta una variabile molto importante nello studio delle abitudini e tendenze della domanda turistica. I dati ci riportano che il 52% del campione permarrà a San Benedetto del Tronto una settimana, contro il 2% e l'1% che, rispettivamente, soggiorna per un mese ed oltre. Inoltre esiste la percentuale di chi rimane in Riviera per due settimane (37%), a differenza dei fruitori della formula week-end o 2/3 giorni al massimo, che ammontano al 7%.

L'analisi di questi risultati palesa, i principali cambiamenti delle abitudini del turista moderno e la tendenza ad accorciare i tempi, moltiplicandoli nel corso dell'anno per periodi brevi, da distribuire in stagioni diverse.

Altri dati rappresentativi del campione: il56% del campione è in vacanza con la famiglia.. Caratterizzata soprattutto da 4 persone: genitori e due bambini in età scolare (42,5%), o con un unico figlio, o singolo genitore con due bambini (31,3%). Il 20,2% dichiara che sono in cinque ed il 6% oltre cinque (genitori, nonni e nipoti). Rimane nel contesto famiglia anche la voce che raggruppa quei turisti venuti in vacanza "con il partner" che assorbe un altro 22% del campione.

Seguono con il 14% coloro che hanno preferito partire con un gruppo
organizzato, mentre è solo del 5% la componente di chi si è mossa con gli amici; di
minor peso la percentuale in vacanza da sola (2%).

I risultati parlano chiaro: la città piace, per la qualità dello stile di vita (7%) e per il clima (7%); per altri la scelta è dipesa dal fatto che il posto è ben servito dalle infrastrutturestradali ed è facile da raggiungere (4%) o per le peculiarità culinarie (4%).

C'è anche chi rileva che il fattore di scelta sia determinato dal buon rapporto qualità/prezzo (3%), dal divertimento (2%), dal livello di organizzazione turistica (2%) e, per finire, dalle opportunità culturali offerte dal territorio (1%).
Le risposte fornite evidenziano la forte capacità di fidelizzazione del turista, grazie anche all'accoglienza e all'ospitalità delle strutture del luogo. "La cortesia e il senso dell'ospitalità completano l'immagine di una città indirizzata al turismo".

Altri dati tematici, qui non riportati prospettano un turista che parlerà molto bene del sistema di ospitalità, decanterà le qualità della buona tavola, le opportunità del tempo libero, in spiaggia, in bicicletta e quant'altro.
.
Per concludere è stato chiesto al campione di dare una definizione complessiva del periodo trascorso, potendo scegliere soltanto fra tre livelli di giudizio: ottimo,
sufficiente e pessimo. Dall'elaborazione risulta, l' 80% di "ottimo", contro il 16% delle sufficienze, mentre risalta l'assoluta mancanza di giudizi "pessimo".

In conclusione possiamo dire che la vacanza Sanbenedettese piace ed è di gradimento per molti degli intervistati della passata stagione. Anche se dai dati elaborati emergono degli aspetti non trascurabili, che fanno riflettere: "sono i giovani, turisti e non solo, a soffrire di più la mancanza di una scelta variegata fra le proposte dell'estate, specie quelle serali.

Va migliorato senza dubbio il rapporto tra gli autoctoni e i forestieri, considerando che possa essere difficile un rapporto sempre cordiale nel quotidiano nei periodi di maggiore carico della popolazione e con temperature da capogiro, per rafforzare l'immagine di una città vocata all'accoglienza."

 

14/11/2007





        
  



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