La nomina del Difensore Civico è stato un momento di riflessione importante per il Civico Consesso; prendiamo atto che all'ordine del giorno sia stata inserita la fissazione dell'indennità e che poi, sia stata votata la sua diminuzione, la più consistente fra quelle proposte dalla stessa maggioranza; anche se non completamente in linea con le nostre aspettative,esposte con la missiva diretta agli odierni destinatari prima del consiglio comunale del 09 novembre u.s.; comunque è stato compiuto un passo importante nella direzione giusta.

Ora non ci si può fermare.

La sensibilità dimostrata con la riduzione dell'indennità al Difensore civico, nei confronti di tante e serie problematiche (che qui non è il caso di affrontare, ma di cui saremo pronti a parlare, esplicitandole compiutamente, ove richiesto), deve essere applicata ad altri settori.

Il Consiglio Comunale si deve riappropriare delle funzioni di indirizzo e controllo.

Spetta al Consiglio individuare gli obiettivi fondamentali che l'Ente deve perseguire e verificarne l'attuazione attraverso idonei strumenti. E poi, se è vero che il solo organo politico a generale competenza residuale è la Giunta Comunale, è anche vero che la Giunta deve riferire annualmente al Consiglio sulla propria attività e limitarsi a svolgere attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso.

Pertanto.

In merito alla "Partecipate", non è sufficiente la loro audizione in Commissione Consiliare; è necessario, dopo aver fatto le opportune verifiche e adottando l'iter legale appropriato:

• porre le previsioni statutarie delle Aziende partecipate in linea con il Codice civile, il decreto Bersani e la Legge finanziaria;

• impegnare le Aziende a regolarizzare i precari e dare i dovuti contratti nazionali di settore ai dipendenti;

• ridurre i CdA e creare l'incompatibilità fra Consigliere comunale e membro di CdA delle Aziende;

• attuare concretamente le funzioni di vigilanza che competono al Comune in veste di socio della Partecipata;

• ridare efficacia alla risposta ai cittadini.

In merito agli "incarichi", vanno ponderati nel Civico consesso, al pari delle "collaborazioni coordinate e continuative"; le prime soggette a vincoli di spesa, le seconde da valutare nel loro contenuto per verificare se effettivamente siano "collaborazioni" o non rientrino, al di la del nome usato, nella categoria degli incarichi.

L'affidamento dell'incarico deve essere preceduto da un accertamento reale che coinvolge la responsabilità del dirigente competente sull'assenza di servizi e di professionalità interne all'Ente in grado di adempiere l'incarico. E per mettere il dirigente in condizione di attestare l'assenza di professionalità (nell'Ente, e quindi non solo nel suo settore) è necessario attribuire rinnovata centralità a quel momento di sintesi dell'organizzazione e dell'attività dell'Ente che è l'elaborazione del Piano esecutivo di gestione.

In merito ai "gemellaggi", è un vanto per il Comune, che non si può non riconoscergli, l'essersi gemellato con tante città, ma il gemellaggio, lungi dall'essere turismo di evasione, è uno scambio fondato sulla ricerca sociale e lo studio ambientale, tanto che la Comunità Europea ha previsto sovvenzioni agli scambi e seminari organizzati dai comuni gemellati, sempre mantenendo lo spirito del gemellaggio che deve restare una iniziativa locale, di cui, però, i cittadini vorrebbero sapere i risultati attraverso i loro rappresentanti riuniti in pubblica assise.

Riteniamo che questi temi debbano essere necessariamente e doverosamente trattati in Consiglio Comunale e ci aspettiamo che i Consiglieri se ne facciano carico.

Con ossequio