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Il Consiglio provinciale si occupa della tragedia di Appignano e della discarica di Relluce

Ascoli Piceno | Il documento impegna la Provincia a partecipare, insieme ai familiari delle vittime e altri Enti, ad iniziative di sensibilizzazione per la crescita della coscienza civile e dell'educazione alla legalità soprattutto tra le giovani generazioni.

Nella seduta di mercoledì 15 novembre il Consiglio provinciale ha approvato all'unanimità una mozione presentata dal consigliere Massimiliano Brugni, integrata da alcune modifiche concordate con il presidente della Provincia Massimo Rossi, in cui il consesso provinciale esprime esecrazione per la sfruttamento a fini commerciali della tragedia di Appignano.

Il documento impegna la Provincia a partecipare, insieme ai familiari delle vittime e altri Enti, ad iniziative di sensibilizzazione per la crescita della coscienza civile e dell'educazione alla legalità soprattutto tra le giovani generazioni.

Il Consiglio ha quindi approvato la delibera sugli indirizzi al Presidente alla Giunta provinciale in ordine alle risultanze dei lavori della II commissione consiliare sulla situazione della discarica di Relluce. Nel documento si afferma che gli interventi necessari all'eliminazione dei cattivi odori risultano prioritari rispetto all'ampliamento della discarica.

L'Assemblea consiliare ha infine approvato il regolamento per l'attuazione e il funzionamento dell'Ufficio del difensore Civico, figura prevista dallo statuto dell'Ente, a cui spetta il ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento dell'Amministrazione.

L'atto disciplina le modalità di intervento del difensore civico, i rapporti con gli organi della Provincia, la durata in carica. Tra le prerogative di questo "garante" dei cittadini la facoltà di acquisire informazioni presso i dirigenti responsabili del procedimento, partecipare di diritto come osservatore alle riunioni del Consiglio Provinciale e redigere una relazione annuale sull'attività svolta per rimuovere abusi, disfunzioni e carenze. Nei requisiti previsti dal regolamento per ricoprire l'incarico di difensore civico figurano: età superiore ai 45 anni, laurea in giurisprudenza, comprovata esperienza giuridico-amministrativa maturata in attività professionali, di docenza, di impiego pubblico e privato.

Il provvedimento è stato votato con un emendamento proposto dal consigliere di AN Pasqualino Piunti che riduce ad un terzo l'indennità prevista per il difensore civico rispetto alla previsione iniziale che fissava la stessa alla metà di quella percepita dal presidente dell'Assemblea consiliare.

16/11/2007





        
  



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