Perciò non ne circolano, sotto l'amianto di via Montebello. Lasciano il posto agli umani.

Con la rimozione delle lastre di eternit "slittata" a gennaio - soddisfazione di sindacogaspari, pesciarùl e commerciantimontebelli - ["meglio tardi che mai", chiosa il garrulo ottimismo velinaro] tocca inalare ancora, tanto ci piace, l'aria salubre gentilmente offerta e sempre dall'ASL raccomandata. Da matti sarebbe, con gesùbambini babbinatali befane in avvicinamento, lasciare a indigeni e turisti l' insopportabilmente poetico vecchio mercato, anche per poco, senza le sue dolci onde d'amianto.

Progettisti, amministratori, tecnici e sapientini dell'arredo urbano celebreranno la volpina slittata con le seguenti manifestazioni in cartellone:

- architetto-ush, degustandone pubblicamente piccoli campioni prelevati al momento, dimostrerà appetibilità e benefici dell'eternit sull'organismo umano (ne mostrerà anche gli imprevedibili effetti sulle funzioni cerebrali cantando le lodi del "suo" lungomare...);

- sindacogaspari assaggerà "da Lino pesce fino" prelibati totani, anghiò e secce all'amianto, mentre gli altri pesciarùl e i verdurai-della-filiera-corta offriranno specialità al grattugiato di eternit (non una novità, c'è da decenni);

- con toccante cerimonia la cittadinanza ringrazierà il Comune per aver con un barbatrucco evitato che la riqualificazione schizzasse da 450.000 a 700.000 euro;

- si annuncerà alle folle - Annunciazioone Annunciazioone! - che con gli euri risparmiati si parquetterà pure il molo nord per gemellarlo al presto parquettato molo sud. Per solennizzare l'impegno, sindacogaspari camminerà sulle acque pirsonalmente di pirsona. Dopo averle rinforzate.

- a Natale, ancora sotto il radiante tetto d'eternit, ad autorità civili e religiose si doneranno ceste con pani e pesci che il vescovo moltiplicherà (con modalità in passato autorevolmente collaudate) e distribuirà alla folla, garantendo al popolo scorte di amianto gratuite e bastevoli a lungo;

- tocchi della copertura-eternit saranno in bella mostra nelle gioiellerie del centro. Come il muro di Berlino. Attenti ai falsi. 

Appendice. In un cameratesco incontro, gli chalet dal vizietto abusivo autopulente - monelli, meduse, daandreasantosubito - consegnano simpaticamente all'amministrazione comunale, per la demolizione del mercato, le depresse ruspe disoccupate.

I residenti sospettano che ordini e contrordini per la rimozione dell'eternit, chiudete-finestre-aprite- finestre, respirate-non-respirate, mettetevi-elmetto-toglietevi-elmetto, attenti-alle-cocce-non-attenti-alle-cocce, fossero una stronza esercitazione da caserma come ai tempi delle ruspe-pesce-d'aprile.

Per scongiurare ulteriori prese per il culo si infliggono un pellegrinaggio a piedi alla Madonna nera dei Carbonari di Longobucco e lasciano in pegno, nel santuario, l'architetto-ush in carne e ossa.

Magari.

" La città dei gatti e la città degli uomini coesistono l'una dentro l'altra, ma non sono la stessa città " (I.Calvino)