La Samb sprofonda nel baratro. Il Gallipoli lo bistratta rifilandogli quattro gol e mettendo a nudo tutti i suoi limiti: difesa inguardabile per i ripetuti errori, centrocampo senza idee, attacco evanescente, anzi inesistente.

Quattro gol presi tutti nella zona centrale della difesa. Al 19° Morello vince un rimpallo con i nostri molli centrali e si trova solo davanti a Visi. Gol facile,facile. Al 49° la difesa è in vacanza alle Maldive. Vastola la taglia come il burro con un lancio in verticale per Cimarelli. Cimarelli entra solo in area e non può sbagliare. 2-0. Al 74 ° azione fotocopia della precedente. Questa volta è Di Gennaro a fare il tiro al bersaglio con l' “orso” Visi che ringhia, ma non basta per evitare il terzo gol. A due minuti dalla fine l'apoteosi del dramma, Cigan ,senza sforzi disumani, mette a segno il quarto gol.

Una Samb che si è squagliata come un pupazzo di neve al primo sole primaverile. Eppure un piccolo barlume di speranza l'avevamo avuto. Dopo il gol di Morello c'è stata una timida reazione, una voglia di rimontare. E' ovvio che non è bastato ad una squadra insicura e che non crede nei propri mezzi. I problemi da lettino dello psicologo insorgono prepotenti quando becchiamo il secondo gol.

I rossoblu si disuniscono in modo impressionante, nessuno ha il coraggio di prendere l'iniziativa, nessuno sa cosa fare con la palla al piede.

Il Gallipoli va a nozze con i fichi secchi. Bastano due accelerate per stritolare la Samb con un 4-0 che non ammette repliche e discussioni.

Ugolotti aveva detto:” Se perdiamo mi dimetto”. La sconfitta c'è. Cosa succederà? Di colleghi in attesa del De Profundis di Ugolotti ce ne sono a josa, ma l'impressione è che dietro l'angolo ci sia la solita soluzione di attesa ,dato che domenica l'incontro con la Juve Stabia è determinante. Che soluzione? Ma si che la sapete. Già avrà rispolverato la sciabola e srotolato la bandiera rossoblu. Il suo nome è un mito, il suo nome è Francesco.