Interrogazione sulla deindustrializzazione nell'ascolano di Lidio Rocchi dello SDI
Ascoli Piceno | "Grave situazione occupazionale nellascolano determinatasi a seguito di progressivi processi di deindustrializzazione in atto".
Premesso:
che nell'area dell'ascolano, in particolare nell'area ex Cassa del mezzogiorno, è in atto un progressivo processo di deindustrializzazione, con pesanti risvolti anche nel settore dei servizi, che ha portato, e sta tutt'ora portando, alla perdita di centinaia di posti di lavoro (quasi 1.300 i dipendenti in mobilità dall'inizio dell'anno);
che tale situazione di forte crisi occupazionale, rivelatasi in tutta la sua drammaticità con la nota vicenda relativa all'ormai prossima chiusura dello stabilimento della multinazionale SGL Carbon (150 dipendenti), viene aggravata, da ultimo, dalla imprevista quanto repentina decisione dei vertici della multinazionale Ahlstrom di chiudere il 15 gennaio prossimo la cartiera di Ascoli Piceno ed avviare nel contempo la procedura di licenziamento per ben 195 dipendenti;
che detta crisi occupazionale, anche in virtù della presenza prevalente nel tessuto produttivo dell'area di aziende facenti capo a gruppi multinazionali, riveste per dimensioni e per tipologia un fenomeno negativo del tutto specifico nel panorama regionale dell'occupazione che vede, in buona sostanza, il territorio regionale procedere a doppia velocità.
che detta crisi risulterebbe altresì essere di natura strutturale e non contingente anche a causa del grave ritardo infrastrutturale in cui versa il territorio e quindi della sua scarsa appetibilità all'insediamento delle imprese:
CHIEDE
di interrogare il Presidente della Giunta sui seguenti punti:
1 se non ritiene sia il caso, per quanto detto in premessa, di promuovere un tavolo di cooperazione interistituzionale permanente che affronti il problema della grave situazione occupazionale determinatasi da un processo di progressiva deindustrializzazione in atto nell'area dell'ascolano (ex casmez) e che veda impegnati la Regione, il Governo nazionale, gli Enti locali e le parti sociali;
2 se non ritiene sia il caso, nell'immediato, di farsi carico, presso il Governo nazionale, dell'inserimento nella Legge finanziaria in discussione alle Camere di misure incentivanti per le imprese che assumono nell'area ex casmez alla stregua di quanto avviene per le aree del mezzogiorno;
3 se non ritiene sia necessario, per un territorio di confine come quello del Piceno, lo sviluppo e la messa in atto di strumenti sinergici, anche innovativi, per l'integrazione nelle politiche di area vasta con la confinante Regione Abruzzo al fine di considerare il territorio, inteso nei suoi diversi aspetti, come un unicum inscindibile sulla falsariga di quanto avvenuto per la Valmarecchia e che ciò possa contribuire altresì ad evitare contrapposizioni e spinte verso scelte irreversibili.
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09/11/2007
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