Festival per il Bolero Spadò: inizia il conto alla rovescia
Fermo | Il 19 dicembre, enti pubblici, banche ed associazioni insieme per organizzare un grande evento in onore di uno dei più straordinari ed eclettici artisti che le Marche abbiano mai avuto: Alberto Spadolini
Mancano poche settimane al "Festival Bolero-Spadò: cinema, danza, musica, pittura nella Parigi anni ‘30" ed il Centro Internazionale Studi e Ricerche "Alberto Spadolini", che organizza insieme al Comune di Fermo la manifestazione, ha aperto i suoi archivi per raccontare come l'artista Spadò sia giunto nella nostra città. Ecco un estratto.
"Nel 1943 le sorelle Giorgia e Maria Spadellini - Spadolini, sarte a Bologna, non avendo più notizie dei fratelli Michele ed Alberto, partono alla volta di San Giovanni Rotondo.
Provate dal viaggio le ragazze sono accolte da Padre Pio, con un rassicurante sorriso. Egli profetizza che Michele, il fratello più giovane, è vivo anche se soffre la fame (in quel momento è prigioniero in Germania e lavora in una fattoria); Alberto invece gode di buona salute (è al sicuro in Francia).
Padre Pio le avverte che un pericolo ben più grave incombe su di loro ed ordina di non tornare a Bologna, ma di stabilirsi a Fermo " ... perché la tutto è ...fermo!"
Nella cittadina marchigiana le due ragazze conoscono solo la contessa Vitali, cliente della sartoria per cui lavorano, la quale le ospita nella sua villa, oggi sede del Museo Comunale di Fermo, villa che sarà restaurata negli anni '50 proprio da Alberto Spadolini.
Quando si sparge la voce che Padre Pio ritiene Fermo una città sicura, al passaggio del fronte tanti fermani non sfollano e rimangono nelle loro abitazioni. Ancora oggi c'è chi si chiede come abbia fatto Padre Pio a prevedere che non solo la casa, ma l'intero quartiere di Bologna dove abitavano le ragazze, sarebbe stato raso al suolo dai bombardamenti!"
L'archivio Bolero-Spadò, ritrovato nel 1978 nel laboratorio - sartoria delle sorelle Giorgia e Maria Spadellini in via Medaglie d'Oro a Fermo, ha permesso di ricostruire la straordinaria carriera di uno dei più eclettici artisti del ‘900. Negli anni '20 Alberto Spadolini è aiuto scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia con De Chirico e Marinetti; è giovane decoratore al Vittoriale, ammirato da Gabriele D'Annunzio. Negli anni '30 a Parigi è pittore apprezzato da Max Jacob e da Jean Cocteau; danzatore con Mistinguett e Joséphine Baker; attore con Jean Marais e Jean Gabin; coreografo stimato da Maurice Ravel e da Paul Valery. E poi è cantante, scultore, illustratore, sceneggiatore e regista di documentari, restauratore, giornalista, poeta.
Nel 2005 la riscoperta del Bolero-Spadò è stata premiata con una medaglia dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mentre lettere di congratulazioni sono giunte dall'Ambasciata di Francia e dall'Ambasciata di Svezia. Nel 2007 la Rassegna Bolero-Spadò di Porto San Giorgio ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell'Università e del Ministero dei Beni Culturali, e lettere di congratulazioni sono giunte dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Primo Ministro Romano Prodi
Il Festival Bolero-Spadò, che si svolge il 19 dicembre 2007 nella Sala dei Ritratti di Fermo, manifestazione patrocinata da Italia Nostra, Istituto Statale d'Arte "U. Preziotti", Università del Tempo Libero di Porto Sant'Elpidio, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Lions Club di Fermo - Porto San Giorgio, oltre a celebrare il 100° anniversario della nascita di Spadolini, vuole essere un ringraziamento per tutti quei fermani che con tanta generosità hanno aiutato le sorelle Giorgia e Maria.
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02/12/2007
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Betto Liberati