Carabinieri in azione: in stato di arresto un 26enne teramano per furto aggravato.
Teramo | Scarcerazioni di garanzia per giovani narcotrafficanti di eroina arrestati dalla Polizia di Stato. I cittadini rispettano il lavoro della Magistratura ma vogliono sapere il perché. Gli inquirenti sono a caccia del cavallo che rifornisce i giovani.
Grazie all’azione info-investigativa delle Forze dell’ordine ed al lavoro di squadra di carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza, i criminali sono consapevoli di non trovare più scampo per i loro traffici illeciti in provincia di Teramo. Ma non tutti accettano le “regole” del gioco. Verso le ore 15 venerdì 30 novembre 2007, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giulianova, hanno tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato G.S., 26enne di Teramo.
Il giovane poco prima, aveva infranto il vetro di una autovettura Renault Clio che si trovava parcheggiata nei pressi del Centro Commerciale I Portici di Giulianova, asportando dall’interno di una borsa da donna, la somma contante di euro 100, per poi darsi alla fuga. La scena è stata notata da alcune persone le quali hanno informato i Carabinieri che sono giunti rapidamente sul posto, riuscendo a bloccare ed arrestare l’autore del furto, restituendo il denaro alla legittima proprietaria.
L’arrestato è stato tradotto presso la Casa circondariale di Teramo dove si trova ristretto a disposizione della competente autorità giudiziaria. Verso le ore 20 i Carabinieri della Stazione di Roseto degli Abruzzi hanno tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato B.G., 37enne di origine romena.
L’uomo poco prima asportava dall’interno dei locali del negozio “Globo”, sito in quel centro, alcuni capi di abbigliamento maschile, per un valore di euro 100 circa, dandosi alla fuga. Il suo fare illecito è stato notato dai dipendenti, i quali hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri, che giunti velocemente sul posto, sono riusciti ad intercettare il giovane mentre fuggiva a piedi, arrestandolo.
La refurtiva interamente recuperata è stata restituita all’avente diritto. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa circondariale di Teramo dove si trova ristretto a disposizione della magistratura competente. Mentre paiono certe le scarcerazioni “di garanzia” per alcuni dei giovani narcotrafficanti teramani arrestati dalla Polizia di Stato alcuni giorni fa, condotti a Castrogno ed ora, a quanto pare, in stato di fermo o agli arresti domiciliari.
I cittadini rispettano il lavoro della Magistratura ma vogliono sapere perché il giudice competente non ha ritenuto opportuno convalidare l’arresto e il soggiorno alla casa circondariale di Teramo. Ormai è acclarato il turbinio di polvere bianca e marrone tra i giovanissini nelle scuole teramane: gli studenti sono sempre più spesso l’obiettivo di sconosciuti giovani narcotrafficanti di eroina e cocaina che la lotta al traffico capillare di stupefacenti nella nostra provincia, tenta di stroncare.
Le forze dell’ordine, impegnate nel contrasto dell’illecità attività di spaccio di pusher spregiudicati e senza coscienza, hanno bisogno della collaborazione di tutti: genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e mass-media.
Agenti della polizia, nell’ambito dell’attività investigativa volta a reprimere lo spaccio nel capoluogo aprutino, il 29 novembre 2007 avevano tratto in arresto tre giovani di 22, 18 e 17 anni, tutti di Teramo. Gli stessi erano stati trovati in possesso di 10 grammi di eroina che, a momento del controllo, tentavano di disperdere, lanciandola dal finestrino dell’autovettura su cui viaggiavano.
L’attività investigativa sempre più è rivolta al mondo dei più giovani, come dimostra l’età dei tre arrestati, nello spirito della tutela dei minori, soprattutto di quelli in età scolare. Altro che “narcosale” governative! La repressione e la condanna esemplare di questo crimine orrendo perpetrato ai danni dei minori, indifesi e innocenti, non può trovare che la via del carcere, con pene certe e senza sconti per alcuno.
I recenti servizi di prevenzione disposti dalla Questura di Teramo negli istituti scolastici del capoluogo, hanno consentito negli ultimi mesi di raggiungere importanti risultati nell’ambito dello spaccio delle sostanze stupefacenti, per gli elementi acquisiti.
Le indagini proseguono al fine di individuare i maggiori fornitori di dette sostanze che, sempre più, sembrano appartenere a tipologie di persone assolutamente sconosciute dal punto di vista criminale.
Gli inquirenti, infatti, sono a caccia del “cavallo” che rifornisce i giovani teramani. Buona caccia!
Il giovane poco prima, aveva infranto il vetro di una autovettura Renault Clio che si trovava parcheggiata nei pressi del Centro Commerciale I Portici di Giulianova, asportando dall’interno di una borsa da donna, la somma contante di euro 100, per poi darsi alla fuga. La scena è stata notata da alcune persone le quali hanno informato i Carabinieri che sono giunti rapidamente sul posto, riuscendo a bloccare ed arrestare l’autore del furto, restituendo il denaro alla legittima proprietaria.
L’arrestato è stato tradotto presso la Casa circondariale di Teramo dove si trova ristretto a disposizione della competente autorità giudiziaria. Verso le ore 20 i Carabinieri della Stazione di Roseto degli Abruzzi hanno tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato B.G., 37enne di origine romena.
L’uomo poco prima asportava dall’interno dei locali del negozio “Globo”, sito in quel centro, alcuni capi di abbigliamento maschile, per un valore di euro 100 circa, dandosi alla fuga. Il suo fare illecito è stato notato dai dipendenti, i quali hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri, che giunti velocemente sul posto, sono riusciti ad intercettare il giovane mentre fuggiva a piedi, arrestandolo.
La refurtiva interamente recuperata è stata restituita all’avente diritto. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa circondariale di Teramo dove si trova ristretto a disposizione della magistratura competente. Mentre paiono certe le scarcerazioni “di garanzia” per alcuni dei giovani narcotrafficanti teramani arrestati dalla Polizia di Stato alcuni giorni fa, condotti a Castrogno ed ora, a quanto pare, in stato di fermo o agli arresti domiciliari.
I cittadini rispettano il lavoro della Magistratura ma vogliono sapere perché il giudice competente non ha ritenuto opportuno convalidare l’arresto e il soggiorno alla casa circondariale di Teramo. Ormai è acclarato il turbinio di polvere bianca e marrone tra i giovanissini nelle scuole teramane: gli studenti sono sempre più spesso l’obiettivo di sconosciuti giovani narcotrafficanti di eroina e cocaina che la lotta al traffico capillare di stupefacenti nella nostra provincia, tenta di stroncare.
Le forze dell’ordine, impegnate nel contrasto dell’illecità attività di spaccio di pusher spregiudicati e senza coscienza, hanno bisogno della collaborazione di tutti: genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e mass-media.
Agenti della polizia, nell’ambito dell’attività investigativa volta a reprimere lo spaccio nel capoluogo aprutino, il 29 novembre 2007 avevano tratto in arresto tre giovani di 22, 18 e 17 anni, tutti di Teramo. Gli stessi erano stati trovati in possesso di 10 grammi di eroina che, a momento del controllo, tentavano di disperdere, lanciandola dal finestrino dell’autovettura su cui viaggiavano.
L’attività investigativa sempre più è rivolta al mondo dei più giovani, come dimostra l’età dei tre arrestati, nello spirito della tutela dei minori, soprattutto di quelli in età scolare. Altro che “narcosale” governative! La repressione e la condanna esemplare di questo crimine orrendo perpetrato ai danni dei minori, indifesi e innocenti, non può trovare che la via del carcere, con pene certe e senza sconti per alcuno.
I recenti servizi di prevenzione disposti dalla Questura di Teramo negli istituti scolastici del capoluogo, hanno consentito negli ultimi mesi di raggiungere importanti risultati nell’ambito dello spaccio delle sostanze stupefacenti, per gli elementi acquisiti.
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02/12/2007
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