Ad entrare, dopo una paziente attività di osservazione eseguita negli scorsi giorni, i militari della Stazione Portorecanatese che hanno fatto irruzione in un appartamento abitato da una coppia di giovani tunisini; lei, all'ottavo mese di gravidanza, in concorso con il convivente era sospettata stesse consumando spaccio di droga nel cortile del palazzo ma rimaneva misterioso il luogo ove tenesse nascosta la droga.

Pochi giorni fa era stata trovata droga in alcuni buchi ricavati nelle pareti del palazzone ma quel rinvenimento poteva solo costituire un indizio. La perquisizione domiciliare ha svelato gli oscuri traffici della coppia e di un loro complice, convivente: nascondevano lo stupefacente nel corredino del nascituro e nelle scarpette custodivano una trentina di dosi di cocaina.

L'accesso all'appartamento è avvenuto in tarda serata di ieri ed i militari avevano circondato prudentemente l'edificio per accorgersi prontamente di tentativi di disfarsi della droga. Infatti mentre i carabinieri entravano nell'appartamento veniva gettati dalla finestra alcuni capi di corredo fra cui una scarpina all'interno della quale veniva rinvenuto lo stupefacente.

I tre sono ritenuti responsabili di concorso nella detenzione, ai fini di spaccio, di cocaina quantificata in oltre venti grammi; Tutta la droga era perfettamente confezionata e suddivisa in dosi; le dosi erano confezionate con del nastro isolante di colore bianco che rivestiva a tre strati una palletta di cellophane contenente circa 1 grammo commercializzato ad un centinaio di euro.

La donna, per l'avanzato stato di gravidanza è stata denunciata in stato di libertà, mentre i due uomini di 22 e 20 anni, sono stati tradotti alla casa circondariale di Montacuto a disposizione della magistratura del capoluogo. Il 20enne, pochi giorni fa, era stato nuovamente denunciato per spaccio di stupefacenti ma la sua condotta non era affatto cambiata.