Bilancio 2007 del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Teramo. Sequestri ed arresti
Teramo | Scoperti 51 evasori totali nel Teramano: 100% in più di quelli individuati nel 2006. Per la prima volta nel distretto di Corte dAppello dAbruzzo, grazie ai finanzieri di Teramo, nel 2007 ottenuto decreto di sequestro preventivo per equivalente.
di Nicola Facciolini
Soddisfatto del lavoro svolto dai suoi uomini, il maggiore Di Mascio, ha ringraziato i giornalisti e la Magistratura per l’ottimo e proficuo lavoro svolto, rinnovando gli auguri di Buon Anno alle famiglie teramane. Nel 2007 le Fiamme Gialle di Teramo hanno posto sotto sequestro oltre 1,5 Kg di stupefacenti, con l’arresto di 17 persone: altre 9 sono state denunciate a piede libero con la segnalazione alle prefetture competenti di 137 assuntori di stupefacenti, grazie anche alle tre unità cinofile in servizio presso la Compagnia di Giulianova.
“Nell’ambito dello svolgimento delle attività istituzionali – ha spiegato il maggiore Roberto Di Mascio – nei settori del contrasto alla vendita di prodotti contraffatti, della lotta al lavoro nero, del contrasto allo spaccio di stupefacenti, dei controlli sugli affitti in nero, abbiamo individuato 26 immigrati clandestini per i quali sono state avviate le procedure di espulsione ed altri 2 sono stati arrestati per specifiche violazioni della normativa anti–immigrazione. Altre 2 persone sono state denunciate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
Per la prima volta nel distretto di Corte d’Appello d’Abruzzo, grazie ai finanzieri di Teramo, nel 2007 è stato richiesto ed ottenuto un decreto di sequestro preventivo per equivalente su terreni, immobili, conti correnti e quote societarie a fronte di un diritto sui divertimenti (terza fonte di introito fiscale) evaso di oltre 8 milioni di euro. L’istituto giuridico del sequestro preventivo per equivalente è molto efficace perché consente di sequestrare i beni del soggetto anche se essi non sono direttamente collegati all’attività criminosa.
E’ uno dei dati più interessanti emersi nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, la seconda del maggiore Roberto Di Mascio, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Teramo. Per altri reati comuni sono state denunciate 38 persone, di cui 5 in stato di arresto per reati societari e fallimentari.
“Il competente Ufficio del Giudice per le Indagini preliminari, al fine di garantire la massa creditoria da ulteriori gravi pregiudizi – ha detto Di Mascio – ha disposto sequestri preventivi per 42 terreni e/o unità immobiliari per un valore complessivo superiore a 10 milioni di euro”. Le Fiamme Gialle di Teramo hanno sequestrato 2.444 grammi di oro, 25.458 grammi di argento ed alcune monete antiche di sicuro interesse. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo due poderi, presunto reimpiego nella provincia di proventi dell’attività delittuosa di traffico d’armi.
“Auto di grossa cilindrata, natanti, ville lussuose. Non facevano nulla per non dare nell’occhio – ha dichiarato Di Mascio – eppure erano evasori totali. Guadagnavano tanto e non dichiaravano nulla al fisco”. Le Fiamme Gialle aprutine ne ha scoperti 51 nel corso del 2007. Nella lotta all’evasione fiscale, fino al 15 dicembre i finanzieri aprutini hanno eseguito 142 verifiche e 312 controlli fiscali con un incremento dell’attività, rispetto allo scorso anno 2006, del 26,08% e del 42,46%. Il lavoro della Finanza ha permesso di constatare 93.871.914 euro di base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi e 16.992.748 euro fra IVA non versata e relative sanzioni, con la denuncia all’autorità giudiziaria di 21 persone per reati fiscali.
“Di tali risultati 17.266.174 euro di base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e 5.984.642 euro di IVA non versata – ha detto Di Mascio – sono stati constatati nei riguardi di 51 evasori totali (vale a dire persone completamente sconosciute al fisco pur avendo svolto attività produttive di reddito), pari al 100% in più di quelli individuati nel 2006 (25). La categoria con maggiori evasori totali è riferita alle costruzioni edilizie, ben 18, a seguire 4 nelle attività immobiliari, 6 nel commercio, 5 nelle attività manifatturiere, 2 nelle attività professionali, 2 nelle confezioni di indumenti ed altri soggetti”. F
Fra gli evasori totali individuati nel settore del commercio, sono compresi anche i venditori di merce contraffatta nei cui confronti, nel corso dell’ultima estate, sono stati operati i più frequenti ed ingenti sequestri di merce (1.572.767 di pezzi nel 2007; 200mila nel 2006) e sono stati acquisiti significativi elementi indicativi dell’esercizio di una attività commerciale fiscalmente rilevante. Nel 2008 le Fiamme Gialle di Teramo concentreranno i loro sforzi per capire meglio la competitività delle imprese teramane.
“Non può essere avvantaggiata un’impresa che opera in maniera sleale – ha annunciato Di Mascio – avvalendosi di manodopera in nero e vendendo capi contraffatti. Solitamente l’impreditore non rispettoso della norma tributaria, della giuslavoristica non sa che farsene”.
Come è emerso recentemente alla Camera di Commercio di Teramo, in un convegno del prof. Mauro sulla competitività delle imprese, bisogna studiare i problemi che affliggono la competitività, talvolta dovuti proprio all’impiego di manodopera irregolare. Il successo della Guardia di Finanza di Teramo, fa ben sperare per il 2008. E’ stata intensificata la lotta al lavoro nero, con risultati giudicati dal magg. Di Mascio “senz’altro fra i più significativi degli ultimi anni”. Le Fiamme Gialle di Teramo hanno controllato 33 aziende dov’erano impiegati lavoratori in nero od irregolari operanti prevalentemente nei settori dei cantieri edili, ristoranti/pizzerie, bar, night club e discoteche, stabilimenti balneari e alberghi, aziende agricole, laboratori tessili gestiti da soggetti di etnia cinese e una nota squadra di calcio professionistica.
“Sono stati individuati – ha detto Di Mascio – 139 lavoratori impiegati completamente in nero, di cui 3 clandestini ed altri 81 lavoratori (67 dei quali appartenenti alla nota squadra di calcio) irregolarmente impiegati, cosiddetti “in grigio”: per questi ultimi le principali irregolarità riscontrate sono risultate essere la corresponsione di compensi in nero “fuori busta”, prestazioni lavorative superiori a quelle previste e retribuite in nero, retribuzioni in nero “mascherate” attraverso altre forme (rimborsi e indennità varie)”. Nell’ambito dei 175 controlli svolti nei confronti di esercizi pubblici e circoli ricreativi, sono stati sequestrati 384 apparecchi automatici da gioco proibiti, di cui 291 videogames e 93 videopoker.
“Nel comparto è stato richiesto ed ottenuto un decreto di sequestro preventivo per equivalente su terreni, immobili, conti correnti e quote societarie a fronte di un P.R.E.U. evaso di oltre 8 milioni di Euro”. E’ stata controllata la posizione di persone risultate avere richiesto sussidi di vario genere agli Enti locali, in relazione a situazioni di indigenza economica. “In alcuni casi è scattata la denuncia a piede libero per reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche e falso, avendo certificato, nella documentazione presentata per ottenere i sussidi, redditi inferiori a quelli effettivamente percepiti”.
A contrasto della contraffazione ad opera di venditori abusivi, regolari esercizi commerciali, depositi e centri di stoccaggio, sono stati sequestrati 57.906 prodotti contraffatti o commercializzati in violazione delle norme a tutela del diritto d’autore. Altri 1.572.767 prodotti sono stati sequestrati per violazione alle norme sull’origine e provenienza dei prodotti e per la tutela del made in Italy. “Nell’ambito dei controlli rivolti al rispetto delle norme in tema di limitazione alla circolazione del contante, per finalità di prevenzione del sistema antiriciclaggio, sono stati verbalizzate in via amministrativa 3 persone per avere posto in essere transazioni finanziarie superiori al limite di 12.500 euro senza far ricorso ad intermediari abilitati, per importi complessivi irregolarmente movimentati di svariate migliaia di euro”.
Sono stati ispezionati 4 esercizi di money transfer e sono state elevate sanzioni amministrative per circa 30.000 euro nel totale, per inosservanze varie della specifica normativa di settore. Particolare attenzione è stata riservata alla lotta all’evasione immobiliare.
“Nell’ambito degli importi relativi alle constatazioni fiscali, oltre sette milioni di euro di ricavi non dichiarati si riferiscono al fenomeno delle compravendite immobiliari parzialmente in nero. Altri 24 fra verifiche e controlli sono stati effettuati nei riguardi del fenomeno degli affitti in nero, a Teramo e lungo la costa, che hanno permesso di constatare redditi non dichiarati in relazione a rapporti di locazione irregolari. Sono stati, inoltre, svolti 2.276 controlli per la verifica sugli obblighi di rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Sul totale dei controlli effettuati, sono stati riscontrati 371 casi di mancata emissione di scontrino/ricevuta, per una percentuale di irregolarità del 16% su base annua (20% nel 2006)”.
Sul fronte dell’evasione fiscale, nel 2007 è stato dato un rinnovato impulso all’acquisizione sul territorio di elementi indicativi di capacità di contributiva, da utilizzare per l’accertamento sintetico dei contribuenti (“redditometro”). “Sono stati identificati possessori di autovetture di lusso e di natanti da diporto – ha detto l’Ufficiale – alcuni di essi sono stati segnalati ad altri reparti in quanto aventi la residenza in altre Province, mentre per i restanti sono stati intrapresi preliminari rilevamenti attraverso l’Anagrafe tributaria al fine di riscontrare la congruità dei beni rilevati con i redditi dichiarati”.
Le Fiamme Gialle di Teramo nel corso del 2007, dopo questa preventiva verifica, hanno selezionato un campione di persone che presentano situazioni di più evidente incongruità, per i quali sono stati avviati più approfonditi accertamenti.
“Fra questi – ha annunciato il magg. Di Mascio - si segnala il caso di una persona che, nonostante il possesso di una imbarcazione a motore, di 2 autovetture, di un motociclo e di una villa, non aveva mai dichiarato alcun reddito; all’esito dell’attività ispettiva sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate i redditi ritenuti maggiormente congrui rispetto al possesso dei beni individuati, calcolati sulla base delle procedure previste dalla legge. L’attività di contrasto all’evasione fiscale si è concretizzata anche mediante l’azione di vigilanza sul corretto utilizzo dei prodotti petroliferi soggetti ad accisa, nel cui contesto è stato sottoposto a sequestro un impianto di distribuzione a Notaresco illecitamente utilizzato in evasione d’imposta”.
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28/12/2007
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