Area Carbon: arriva il progetto di riqualificazione
Ascoli Piceno | Reso pubblico oggi il progetto del Consorzio Ferrara Ricerche. Si attendono ora i risultati degli studi di caratterizzazione per dare avvio alla bonifica del sito
di Davide Mazzocchi

Al convegno erano presenti le varie istituzioni locali, i sindacati, i rappresentanti dell'azienda, i professori del Consorzio Ferrara Ricerche, a cui è stato affidato lo studio di riqualificazione, ed i professori della Facoltà di Architettura dell'Università di Camerino, che hanno collaborato con il consorzio alla stesura del progetto.
Il professor Remigio Rossi, presidente del Consorzio Ferrara Ricerche, ha voluto sottolineare "I risultati positivi, da un punto di vista tecnico, a cui si è giunti, frutto di un approccio tecnico a più voci. Ora invece è il momento di una riflessione collettiva sul progetto, che spetta all'intera comunità. E' la comunità, infatti, che dovrà decidere la strada per il suo futuro. Quando si arriverà al termine di questo processo, Ascoli avrà sicuramente qualcosa che arricchirà ulteriormente la dote di bellezza di questà città."
Dopo l'intervento del professor Rossi, sono stati i due architetti Prof. Franz (Ferrara Ricerche) e Prof. Cao (Preside della Facoltà di Architettura) ad esporre le caratteristiche generali del progetto di riqualificazione dell'area ex-Carbon. Il progetto, presentato alle istituzioni il 7 Gennaio 2007, presuppone come prima cosa la possibilità di recupero e riutilizzo di alcuni edifici dell'area, come ad esempio il capannone Carbon. In corso di studio, gli esperti hanno tenuto conto dei vari fattori positivi e negativi che il problema presentava e delle condizioni necessarie affinchè il progetto si realizzasse efficacemente (bonifica dell'area ed accordo tra le parti in primis).
Le opportunità presentate sono state senza dubbio validissime: riqualificazione dell'area fluviale ed ampliamento del Parco Fluviale di Ascoli; riqualificazione delle aree limitrofe alla Carbon, eliminazione dell'inquinamento del suolo attraverso bonifica, ammodernamento asse ferroviario, sviluppo suolo urbano a risparmio di quello agricolo, possibilità di sviluppo dell'Università di Camerino. A fronte però, sono da tenere in considerazione anche i vari rischi come il fallimento di un accordo tra le varie forze politiche e sociali o l'incapacità di attrarre i finanziamenti necessari ed i capitali da investire.
"Su quest'area si gioca una partita di importanza epocale per una città come Ascoli - ha sottolineato il prof. Franz - in quanto investe un'area fortemente strategica, di raccordo tra il centro e la periferia consolidata della città. Per le dimensioni dell'area,infatti, il nostro studio presuppone un insediamento polifunzionale, che darà ampio spazio alle zone verdi, da realizzare però in fasi successive, data la mole di interventi da realizzare."
Le 4 ipotesi avanzate dal Consorzio Ferrara Ricerche presuppongo tutte la divisione della zona in tre aree: un'area riservata al polo scientifico-tecnologico, un'are per uso misto (residenziale, commerciale, di servizi) ed infine una terza area adibita ad area verde attrezzata. Le 4 proposte differiscono solo riguardo le percentuali da adibire alla varie aree e per alcune caratterisiche degli edifici. L'obiettivo è quello di trasformare l'area in una sorta di "zona viva della città", lontano sia dal modello di quartiere dormitorio che da quello di semplice area commerciale.
L'ipotesi avanzata dall'Università di Camerino si differisce da quella del Consorzio per alcuni aspetti: riqualificazione dell'area fluviale e compenetrazione tra questa ed un'area di verde attrezzato che sorga al centro della zona in considerazione, nella quale sorga anche il Polo scientifico-tecnologico. Le aree laterali sarebbero invece destinate a progetti residenziali di riqualificazione urbana (ad Est) e ad un eventuale Campus Residenziale per l'Università (ad Ovest).
Il processo di governance sarà fondamentale, hanno sottolineato gli esponenti del Consorzio Ferrara Ricerche e dell'Università di Camerino, perchè si avrà bisogno di un accordo chiaro e trasparente tra tutte le parti sociali e politiche. La comunità potrà e dovrà dire la sua, una sfida, in questi tempi in cui si parla spesso di antipolitica, che la città di Ascoli dovrà saper cogliere per il bene del suo futuro.
|
03/12/2007
Altri articoli di...
Politica
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)
Ascoli Piceno
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji