Il fenomeno dell’immigrazione ormai ( non solo nel nostro paese ) non può più essere considerato un “fenomeno”, cioè un’anomalia.

Anche l’ingresso nella comunità europea di alcuni paese dell’est ha contribuito a rendere costante il flusso di persone portatrici di altre culture. In pratica si assiste ad un allargamento naturale delle dimensioni geografico-culturali e quindi delle problematiche sociali. Ci si muove in modo irreversibile verso una società cosmopolita, dove l‘altro non è più altrove.

Diventa quindi impossibile non comunicare in modo interculturale, cioè fare uno sforzo di relazione che passa per l’ascolto e il riconoscimento dell’altro come interlocutore. Un processo finalizzato a valorizzare i diversi punti di vista, mettendo anche in gioco i propri per cercare punti di accordo.

Appare ovvio che il luogo più naturale per far sviluppare il seme dell’intercultura è la scuola, passando per il nodo dell’integrazione. Al fine di integrare nel modo migliore possibile gli alunni stranieri, occorre che i docenti qualifichino al meglio gli interventi, le metodologie ed affinino materiali e strumenti.

La scuola italiana infatti sta affrontando oggi una delle maggiori sfide degli ultimi decenni: quella di aiutare gli alunni che provengono da altri paesi “a star bene” sia a scuola sia all’interno della nostra società. Il conseguimento di questo obiettivo passa però prioritariamente attraverso una buona acquisizione della Lingua Italiana.

In particolare affrontare il tema dell’italiano come Lingua Seconda implica leggere i nessi sottesi al processo di insegnamento/apprendimento, nessi che toccano sia gli ambiti della linguistica e della glottodidattica sia altri ambiti riconducibili al rapporto lingua - cultura e al processo di costruzione identitaria.

La proposta formativa si colloca quindi all’interno di un sapere più ampio per offrire anche le coordinate teoriche di riferimento relative all’approccio interculturale e alla revisione dei curricoli. Appare chiaro che per i docenti occorre fare uno sforzo di adeguamento delle loro conoscenze con corsi di aggiornamento.

Per questo è stato istituito un percorso fromativo “Insegnare la lingua italiana agli alunni stranieri con Lingua 2”.

Per disponibilità del Dirigente Scolastico Prof. Piergallini Maurilio, le lezioni, aperte ai docenti di ogni ordine e grado, si terranno presso l’istituto Comprensivo Statale Leopardi di Grottammare.

Il corso si svilupperà su due livelli.
1° LIVELLO Avanzato- per docenti che hanno bisogno di sviluppare competenze di base in ordine all’insegnamento della L2 , tenuto dalla prof.ssa Giancarla Perotti. 2° LIVELLO - attività di laboratorio - per docenti che hanno frequentato altri corsi di formazione sull’insegnamento della L2, tenuto dalla prof.ssa Mara Clementi dell’ISMU – Milano . L

Le lezioni saranno scaglionate in tredici incontri che termineranno il 4 aprile.