Quartiere Ascolani, ancora cemento?
Grottammare | Il movimento "Uniti per Grottammare" pone degli interrogativi sull'utilizzo delle aree verdi del quartiere e critica l'Amministrazione Comunale.
Una lastra di cemento (Foto d'archivio)
Dal movimento "Uniti per Grottammare" riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
"Riteniamo sia una decisione sbagliata quella di consentire lo scambio tra l'Amministrazione Comunale e imprese private che prevede la demolizione dell'attuale scuola per farla sull'attuale "Parco Bau".
Le conseguenze saranno che sull'area della scuola verranno realizzati altri 18.000 metri cubi di appartamenti da immettere sul mercato immobiliare privato, l'eliminazione del grande polmone a verde oggi destinato a "Parco BAU", la pista di pattinaggio e spazi ricreativi per i quali alcuni anni fa il comune ha speso 100 mila Euro.
Tutto questo secondo l'Amministrazione a costo zero. Ma è vero a costo zero?
Vogliamo sottolineare che una prima proposta di scambio tra Amministrazione e imprese private è andata a vuoto perché poco vantaggiosa per queste ultime.
Il Comune ha abbassato notevolmente le condizioni a suo favore migliorando quelle per le imprese le quali, vista la convenienza, hanno accettato. E questo è incomprensibile. Se l'Amministrazione Comunale ritiene questa operazione a costo zero, noi riteniamo invece che il costo per il quartiere sia insostenibile.
Quali saranno le conseguenze per la qualità della vita dei cittadini una volta immessi con questa decisione altri 18.000 metri cubi che si andranno ad aggiungere a quelli della ex trafileria Lisciani e a quelli prossimi della Metalcavi per un totale di 60.000 metri cubi?
Può il quartiere già fortemente urbanizzato con problemi di parcheggi, mancanza di spazi e aree a verde sostenere questa decisione? Che senso ha realizzare una scuola di fronte ad un centro commerciale e a fianco della SS 16?
L'alternativa possibile è realizzare la nuova scuola nell'attuale polo scolastico in cui insiste l'Istituto Tecnico utilizzando le risorse economiche messe a disposizione della Regione e quelle derivanti dagli ingenti incassi provenienti dagli oneri di urbanizzazione che invece sono stati utilizzati per opere certamente non prioritarie.
L'area attualmente occupata dalla scuola riteniamo debba essere destinata a spazi pubblici per il quartiere (verde e parcheggi).
Abbiamo promosso una raccolta di firme per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema. Chiunque voglia firmare può farlo presso le attività commerciali del quartiere".
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19/01/2008
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