I primi giorni di luglio del 2006, su richiesta di reiterate lamentele di molti residenti di via Raffaele Tombolini, soprattutto del tratto fra i numeri civici 1 e 40 circa, noi Giorgesi ci facemmo carichi della intermediazione, pubblicando un veemente articolo sul quarantennale stato viario a "senso unico" di quella strada.

A differenza delle calme e poco trafficate vie parallele e limitrofe, via Tombolini è continuamente percorsa da un vero e proprio fiume di autovetture e camion, una continua ed ininterrotta teoria di mezzi che, con la loro combustione, inquinano permanentemente l´aria di polveri sottili nocivissime e di gas di scarico altrettanto pericolosissimi.

Sta di fatto, per comune conoscenza di quei residenti dei fatti accaduti durante questi anni, che quasi ogni famiglia, residente in quel tratto di via, abbia avuto a che fare con terribili e mortali patologie contratte tipicamente da chi vive presso luoghi a intenso tasso d´inquinamento. Noi cittadini certamente non sentenziamo che quelle malaugurate malattia siano state causate dai motivi sopra elencati, non ne abbiamo titolo, ma è sicuramente nostro diritto paventare una simile ipotesi e segnalare tale problema all´Amministrazione, la quale dovrebbe avere il dovere sociale e civile di verificare, con appropriati mezzi, l´effettivo stato dell´inquinamento, fugando o risolvendo le paure di quei residenti.

In quell´articolo era altresì stato suggerito di cambiare destinazione al "senso unico" e, di conseguenza, dar meritata tregua ad una via che ha assolto per quaranta anni quel detestabile uso. Ma, a quasi due anni dal nostro articolo, l´Amministrazione si è ben guardata dal verificare o impugnare in qualsivoglia modo il problema; essa ha insensibilmente taciuto, come spesso ha fatto, anche su realtà dai risvolti drammatici come questa, eludendo le aspettative che ogni contribuente avrebbe diritto di veder realizzate.