"Crisi idrica: valutazioni e prospettive per il futuro" è stato il tema attorno a cui hanno discusso in serata, in un incontro aperto alla cittadinanza, i consiglieri comunali assieme alle compagini coinvolte negli ultimi accadimenti.

In apertura il Sindaco Piero Celani facendo il punto della situazione ha informato sulla imminente nomina da parte del Ciip di esperti deputati alla valutazione delle cause dei danni inferti dalla rottura del ponte di Tallacano. "E' stato indetto dalla Ciip un accertamento tecnico preventivo presso il Tribunale di Ascoli. Nell'arco di qualche mese i tecnici dovranno compilare un documento in cui verranno certificate le cause del crollo del ponte di Tallacano".

Il primo cittadino ha poi aggiunto: "Sono state fatte una serie di riflessioni e considerazioni di carattere generale da cui è emersa una certificata obsolescenza e vetustà molto preoccupante delle nostre strutture che accompagnano l'acquedotto. Sappiamo che il nostro acquedotto risale agli anni 50 e fu costruito con materiali abbastanza poveri ed in condizioni particolari, ragione per cui necessita di essere monitorato attentamente e soprattutto per quanto riguarda una attenta revisione delle condotte adduttrici.

Il nostro sistema si regge su tre condotte principali che arrivano da Arquata, dal Pescara e dall'acquedotto dei Sibillini e quest'ultimo- ha poi aggiunto Celani- risulta essere di più recente fattura quindi meno gravato dalla manutenzione strutturale cui dovranno essere sottoposti i primi due. Bisognerà perciò rimetter mano o meglio valutare ciò che è stato fatto all'interno del piano d'ambito per capire se alcuni investimenti debbano essere spostati per taluni interventi appena citati.

Altra riflessione riguarda il miglioramento delle interconnessioni tra questi tre acquedotti per scongiurare il ripetersi in futuro di quanto accaduto durante le festività. Sarà necessario aumentare il numero di connessioni tra le tre adduttrici principali con l'ausilio della Ciip e dell'Ato 5".

Il sindaco ha poi richiamato l'attenzione alla eventuale costruzione di impianti di soccorso, che attingono acqua dalle falde dei fiumi e perciò di qualità inferiore all'acqua di sorgente, e che dovranno sopperire alla scarsità di acqua che inevitabilmente nei prossimi anni si sarà costretti ad affrontare.

"Un dato su tutti è relativo alla attuale capacità di portata della condotta di Tallacano che è scesa dai 600 litri ai 320 litri al secondo.
L'invito alla riflessione ed alla stipula di progetti come quello per Fosso dei Galli si rende necessario, in una fase in cui l'approvvigionamento idrico da qui in avanti sarà argomento capitale attorno a cui fornire risposte concrete agli utenti ed al sistema economico produttivo".