Riceviamo e pubblichiamo un'interrogazione che Prof. Antonio Felicetti Capogruppo Lista Martinelli-Pri ha presentato al Sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari:

Premesso che la mia cultura liberaldemocratica mi ha fatto sempre sostenere il principio della concorrenza anche per i servizi sociali, onde poter mettere a confronto costi e qualità del servizio.

Visto che questa metodologia amministrativa, prevista sia dalla legislazione europea oltre che da quella italiana, è diventata patrimonio anche della sinistra.

Ho apprezzato infatti, con nota inviata al Sindaco, protocollata il 12/03/2007, la scelta dell'Amministrazione a predisporre gare ad evidenza pubblica per i nostro servizi sociali.

Mi sgomenta apprendere che, per i servizi sociali, il passaggio dalla precedente assegnazione a trattativa privata ad una gara nel libero mercato, invece di determinare una riduzione dei costi ha comportato un aumento di spesa di oltre 500.000,00 Euro!

Questa maggiorazione di costi , insieme ad una forte riduzione di entrate per la L.10 (Bucalossi) ed in assenza di una politica di riduzione delle spese facoltative, hanno costretto la maggioranza per far quadrare il bilancio, ad applicare l'addizionale comunale IRPEF nella misura massima prevista dalla legge ( 0,8% )!

Orbene se è facilmente spiegabile una previsione di riduzione di entrate per la L. 10, dopo la decisione scellerata dell'azzeramento del PRG di Bellagamba che determinerà non solo un impoverimento delle casse comunali ma, quello che è più grave,anche il blocco dello sviluppo del nostro territorio.

Invece è incomprensibile, per chiunque abbia un minimo di cultura amministrativa, come sia possibile spendere di più per un servizio utilizzando una gara pubblica piuttosto che una trattativa privata!

La presente interrogazione
per avere da Lei spiegazioni di questa anomalia che si è verificata nella gara di appalto per i servizi sociali.