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Catà: "A Porto San Giorgio scarseggiano le idee"

Porto San Giorgio | "È tempo di dare spazio a idee che possano rilanciare la nostra città." E' l'appello del vice presidente dei Circoli della Libertà della Provincia di Fermo Cesare Catà.

di Chiara Marzan

Cesare Catà

"Oggi più che mai, la città di Porto San Giorgio sembra necessitare, a livello politico, di una cosa che sembra mancare fatalmente, tanto alle logiche partitiche locali che a quelle nazionali: le idee.

Da troppi mesi, ormai, il dibattito politico cittadino si è limitato a essere uno sterile botta-e-risposta polemico tra l'attuale amministrazione e i suoi critici. Ciò ripropone tristemente, nella nostra realtà cittadina, un vizio fatale della politica italiana: il ridurre l'azione amministrativa alla demonizzazione dell'avversario. Tale atteggiamento non conduce a nulla. Non può condurre a nulla, nella fattispecie, continuare ad attaccare Brignocchi e la sua Amministrazione per le sue opere e omissioni, se a ciò non segue un reale progetto di alternativa per la città. Brignocchi, fra mille difficoltà, ha governato nella grazia dei suoi mezzi il paese, portando al termine onorevolmente il suo mandato. Questo è un dato di fatto, ed è inutile fare del primo cittadino il capro espiatorio di ogni problema irrisolto.

Piuttosto, è ora il momento di verificare se si dia una reale alternativa politica e programmatica per la città. E tale alternativa può venire solo dalle idee, non dallo scontro ideologico. I Medievali dicevano che a ogni "pars destruens" del discorso doveva seguire una "pars costruens". Oggi, questa "pars costruens", questa capacità di proporre positivamente qualcosa, manca fatalmente. È tempo di dare spazio a idee che possano rilanciare la nostra città.

In questo senso, condivido pienamente le esternazioni comparse sulla stampa, qualche giorno fa, a firma del consigliere del PD Andrea Vitali, secondo il quale i giovani si allontano da una politica che sempre più appare loro come un vuoto battibecco personalistico e ideologico. E dunque comprendo anche la sua volontà di trarsi indietro dall'agone pubblico. Tuttavia, sento di invitare lui, come tutti gli uomini di buona volontà del nostro paese, a non riporre le armi - ma anzi a entrare più vivamente nella battaglia, proprio in questo momento così tetro, in cui le logiche di partito, in Italia come a Porto San Giorgio, sembrano aver fallito nel loro compito. È tempo infatti che alle logiche di potere subentrino programmi e idee, per un bene comune che non può che essere ricercato secondo ragione e fuori dalle ideologie.

Porto San Giorgio attende di esprimere il suo potenziale negli ambiti che costituiscono l'anima della nostra città: il turismo, la cultura, il commercio. Da ciò possiamo attenderci nel prossimo futuro grandi cose: purché si faccia in modo che la partitocrazia non mantenga il suo laccio mortale attorno al collo dell'amministrazione; e purché progetti nuove e nuove idee possano liberamente essere attuati, senza fini partitici personalistici e con il solo fine disinteressato di difendere la bellezza e il bene del luogo in cui viviamo."

05/01/2008





        
  



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