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"Nuova centrale: perché non lungo la Mezzina?"

Fermo | La proposta di Mirko Steca, consigliere di An, su un caso che negli ultimi giorni tiene banco a Fermo e solleva bagarre tra opposti schieramenti.

da Mirko Steca, consigliere comunale di Alleanza nazionale a Fermo, riceviamo e pubblichiamo: 

Credo che sia difficile motivare un no, anche con ragioni obbiettive, contro la realizzazione di un insediamento produttivo che crea posti di lavoro, anche innovativi e diversificati, sostiene l'agricoltura e l'entroterra, e che naturalmente crea in indotto positivo per la zona in cui nascerà.

È innegabile che ai disagi, se ci sarebbero, ben minori tra l'altro del vecchio zuccherificio e lontano anni luce da quella che è stata la conceria sotto tutti i punti di vista, la centrale potrebbe ricreare un indotto perso con la chiusura della Sadam come utenze, manutenzione, rappresentanza ecc. Non si può far perdere la speranza ai dipendenti ed al territorio.

Sul fatto che si scelga Campiglione. Di sicuro il vecchio sito è improponibile, sono contrario alla scelta dello stesso quale luogo per la centrale. Perché è troppo vicino al centro abitato e alla chiesa, che deve ritornare centrale nel quartiere. E' legittimo e doveroso che la cittadinanza si informi e che esterni eventuale contrarietà. Questo spesso però è male interpretato, strumentalizzato e così amplificato che causa situazioni a catena spesso premeditate o poco sensibili alla situazione. Bisogna invece per affrontare guidare il futuro ricreare positività e collaborazione; così sarebbe più facile per amministratori trovare soluzioni.

Un amministratore poi non deve inseguire eventuali lamentele o peggio ancora animarle per comodo politico. Prima di dire un non o un sì che condiziona la vita di centinaia di famiglie e un intero territorio bisogna pensarci bene al di là del basso beneficio immediato. Si deve cercare la soluzione del problema in modo costruttivo e obbiettivo.

I no a priori ed ideologici non servono e purtroppo quelli del governo centrale li paghiamo a caro prezzo: no a tav, rigassificatori, discariche...con i noi tra l'altro a strutture moderne e che sostiene futuro sostenibile si arriva come Napoli o a pagare la bollette dell'elettricità più care d'Europa a causa dell'assenza di materie prime.  

Non mi esimo da una proposta come fa l'assessore regionale Paolo Petrini, che dice di non conoscere il territorio comunale (l'ha già dimenticato visto che qualche anno fa per cercare le preferenze lo conosceva). Escludendo il vecchio sito in ogni modo credo che la vallata del Tenna al di là di vecchie e nuove promesse di investimenti alternativi, abbia avuto ed abbia vocazione industriale sia di aziende calzaturiere e non, affermate e all'avanguardia. Sono presenti diversi siti industriali come quello dell'ex Omsa e di Girola. Si potrebbe valutare la possibilità di inserirla tra questi due contesti, lungo la Mezzina ad esempio. Lontano quindi dal centro abitato e dall'area individuata a servizi territoriali.

11/02/2008





        
  



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