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Voci e suoni di un tempo: la leggenda di Santa Croce rivive al Cicconi

Sant'Elpidio a Mare | Applausi per la rappresentazione teatrale di "La Santa Croce - disperazione e redenzione di un cavaliere"; uno splendido viaggio attraverso il racconto dell'autore Cesare Catà, la voce di Annalisa Giostra e le pive degli Errabundi musici.

di Pierpaolo Pierleoni

Un momento dello spettacolo "Santa Croce - disperazione e redenzione di un cavaliere"

Uno spettacolo ricco, suggestivo, emozionante, tra leggenda e realtà, a ripercorrere la storia d'amore di Lotario e Imelda, che fa da sfondo alla nascita della Basilica imperiale di Santa Croce al Chienti. Una splendida rappresentazione, quella andata in scena domenica pomeriggio al teatro Cicconi di Sant'Elpidio a Mare. Il dramma in atto unico di Cesare Catà "La Santa Croce - disperazione e redenzione di un cavaliere", è approdato a teatro: voci e suoni di un tempo lontano, ma ancora attuale.

In primo piano i due relatori, l'autori del testo e il giornalista Adolfo Leoni. Al centro della scena gli Errabundi musici, che con cornamuse ed altri strumenti hanno saputo creare una magica atmosfera. Sulla destra, l'attrice Annalisa Giostra, voce e corpo di Imelda, protagonista della lettura di alcuni tra i brani più toccanti dell'opera di Catà.

Uno spettacolo patrocinato dall'Assessorato alla cultura e al turismo, voluto e promosso dall'Associazione Santa Croce, che da sempre si batte per valorizzare la storia ed il recupero della Basilica imperiale del IX secolo. Un viaggio, breve ma coinvolgente, nella storia incompiuta dei due amanti, nella misericordia divina che dà la forza al protagonista di vincere il dolore e ritrovarsi. "Mi sento vicino al personaggio di Lotario - ha spiegato l'autore del dramma, Cesare Catà - La leggenda di Lotario e Imelda mi ha anche consentito di raccontare una storia di un tempo straordinario come quello medioevale. In particolare mi affascina il mondo cavalleresco con le sue 4 coordinate, giuramento di ogni cavaliere: ‘La mia anima a Dio, la mia vita al mio sovrano, il mio cuore alla mia dama, il mio onore a me'. Quattro valori andati tutti perduti al giorno d'oggi".

12/02/2008





        
  



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