Già da un po' si parla della nuova Pro Loco e non mancano voci più o meno insistenti che sottolineano il fatto che la Pro Loco ancora formalmente non ha ottenuto il riconoscimento. Nero su bianco insomma.

Però intanto si parla e si progetta. Fra le idee scaturite da questa associazione, la proposta di fare una rievocazione storica in occasione della festa patronale di San Benedetto Martire, portata recentemente al 13 ottobre secondo quanto detta la tradizione.

La proposta in sé non reca danno a nessuno, anzi si volge tutta afvore della città. Il punto dolente è che, nei discorsi più o meno ufficiali, nelle riunioni fatte per conoscere l'opinione della collettività non sembra siano state interpellate le parti direttamente interessate, come il Comitato Festeggiamenti che lavora da quarant'anni al sacro e al profano della Festa, ‘investiti' del ruolo dal parroco Mons. Romualdo Scarponi.

"E' un progetto ambizioso che coinvolge molte realtà sociali - spiega Marco Calvaresi, Presidente della Pro Loco - c'è stato da poco un primo incontro con i Comitati di quartiere, ma bisogna articolare ancora il discorso". Però, a contarli sulla punta delle dita i Comitati presenti non erano tutti e sedici, sia nel primo incontro a cui era presente Giulietta Capriotti, Presidente del Consiglio Comunale, né al secondo incontro avvenuto giorni fa.

E mentre Calvaresi afferma che sembrano tutti essere concordi, anche i parroci del Paese Alto e della Marina, a contrapporsi le affermazioni di Benito Rossi, Presidente del Circolo AN di Porto d'Ascoli che poche settimane fa aveva mandato alla stampa alcune sue ‘riflessioni' su quanto stava accadendo attorno alla Festa: "Ho fatto i miei passaggi ufficiali prima di scrivere l'articolo. Sono interessato a ciò che accade nella mia città e quindi anche alle eventuali modifiche delle destinazioni di incarichi per i festeggiamenti del Patrono". Difatti a gennaio Rossi scriveva: "La festa civile è solo un corollario della festa religiosa che spetta alla Chiesa e che la Chiesa, a quanto risulta, non intende certo delegare a nessuno, salvo per la logistica, al Comitato Festeggiamenti che è a suo diretto contatto". Sembra quindi che i ‘legittimi' organizzatori non siano stati ufficialmente coinvolti, ancora.

Per lo meno il Presidente di quartiere del Paese Alto, Patrizia Logiacco sembra che di questa novità sulla rievocazione, presunta o potenziale, nulla ancora lei sappia. Ufficialmente. Quindi le cose ancora non sono chiare.
Sicuro è che Calvaresi vede l'iniziativa solo un'intenzione per ora, si vuole sapere se c'è interesse nel portare avanti l'idea e la si sta proponendo un po' in giro. Se il consenso ci sarà, e si spera senza dimenticare di sentire prima ufficialmente i ‘padroni di casa', si passerà alle vie di fatto battendo anche le vie formali, e parlando anche con l'Amministrazione Comunale.
Per evitare problemi e confusioni e sempre meglio seguire il consiglio del detto che recita così: meglio non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ammazzato.