Al via il quinto concorso per la Scuola estiva di Fisica 2008 (23 luglio-13 agosto).
Teramo | Venti studenti meritevoli abruzzesi dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso Infn alla Princeton University. Ben 20 studenti abruzzesi voleranno negli Usa. Incontro con il prof. Cristiano Galbiati. A Teramo 52° Congresso Astronomico Salt (4-8 maggio 2008)
di Nicola Facciolini
Laboratorio Nazionale del Gran Sasso (Infn)
Il sogno di tanti studenti abruzzesi sta per realizzarsi per la quinta volta. I Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn e l'Università di Princeton nel New Jersey (Usa), in collaborazione con gli sponsor: Regione Abruzzo, province de L'Aquila e Teramo, Dorothea House of Princeton, Princeton - Pettoranello Foundation, Ambasciata italiana a Washington D.C., Italia-Oggi, Carispaq e Micron, annunciano l'avvio della quinta edizione del progetto Scuola Estiva di Fisica Gran Sasso-Princeton.
Il programma prevede corsi dal 23 luglio al 13 agosto 2008 alla prestigiosa Università di Princeton (Usa). L'iniziativa è aperta, tramite concorso, a tutti gli studenti meritevoli delle scuole superiori delle province abruzzesi, attualmente iscritti al quarto o quinto anno e che abbiano un interesse specifico nelle materie scientifiche e nelle scienze fisiche.
Ai partecipanti saranno offerti vitto e alloggio all'interno del Campus di Princeton e il biglietto aereo di andata e ritorno. Le attività consisteranno in lezioni di fisica e astrofisica collegate alle ricerche condotte ai Laboratori del Gran Sasso, corsi di laboratorio e di lingua inglese, la cui conoscenza, per quanto utile, non è essenziale. Le lezioni saranno tenute in italiano. Un massimo di 20 studenti sarà selezionato tramite concorso.
Gli studenti interessati dovevano inviare la domanda di ammissione entro il 31 Marzo 2008 all'indirizzo:"Gran Sasso-Princeton Physics School", c/o Laboratori Nazionali Del Gran Sasso, S.S. 17 bis km 18+910, Assergi (AQ) 67010 (Italia). La domanda deve essere accompagnata da un breve saggio di 1-2 pagine, in cui lo studente spiega i motivi del suo interesse per la Scuola estiva, e da una copia della pagella scolastica dell'anno corrente.
Gli studenti, inoltre, devono fare in modo che una lettera di presentazione del loro professore di fisica o scienze sia spedita, in busta separata e direttamente dall'insegnante, allo stesso indirizzo di cui sopra. Gli studenti selezionati saranno sottoposti ad una prova scritta il 23 aprile 2008 ai Laboratori del Gran Sasso, concernente in un test di chimica, matematica, fisica delle scuole superiori. Perché la Scuola di Fisica a Princeton?
Nell'anno 1905, Albert Einstein pubblicò tre articoli rivoluzionari che crearono le basi di tre fondamentali teorie fisiche: la teoria della relatività, la teoria quantistica e la teoria del moto browniano. Gli scienziati Infn invitano gli studenti teramani a partecipare. Princeton è una piacevole città universitaria ad un'ora di treno da New York e Filadelfia: offre molte attrazioni durante il periodo estivo. Gli studenti avranno alcuni pomeriggi e il fine settimana liberi, per esplorare la zona e per godere l'atmosfera di uno dei più bei Campus negli Stati Uniti d'America.
Il prestigio di Princeton si deve alla qualità dei suoi docenti, tra i quali si annoverano molti premi Nobel. Einstein visse e lavorò a Princeton per ben trent'anni. Tra le attrazioni storiche segnaliamo il campo di battaglia di Princeton, dove il generale Washington sconfisse gli Inglesi durante la rivoluzione Americana del 1776. Il prof. Cristiano Galbiati insegna a Princeton, collabora al progetto Borexino dei neutrini solari nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso.
"Al dipartimento di fisica dell'Università di Princeton, siamo tre colleghi italiani: Chiara Nappi, Rastelli e io - rivela Galbiati - più un certo numero di ricercatori e studenti post dottorato. Siamo stati tutti molto entusiasti di questa esperienza. Partecipiamo ogni anno volentieri a questa Scuola estiva, è un momento d'incontro eccezionale con 20 ragazzi abruzzesi. Li troviamo sempre molto preparati, svegli e determinati nell'imparare quello che insegnavamo loro. Sono 4 settimane molto intense sia per noi professori sia per loro studenti. E' un'occasione d'incontro unica, la prima iniziativa del genere tra Princeton e l'Infn. Certo, ci sono dei progetti per gli studenti di dottorato. L'Infn sponsorizza ogni anno una borsa di studio per conseguire un dottorato di ricerca al M.I.T.".
A maggior ragione l'iniziativa Gran Sasso-Princeton è, dunque, significativa. Per informazioni sulla Scuola Gran Sasso-Princeton 2008, è possibile contattare la dott.ssa Sonia Sebastiani (sonia.sebastiani@lngs.infn.it) dell'INFN (tel. 0862-437265; fax 0862-437559) presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso; e la dott.ssa Helen Ju (helenju@princeton.edu) del Dipartimento di Fisica (tel. 609- 258-5822; fax: 609-258-2496) presso la: Princeton University, Physics Dept., Jadwin Hall, Washington Road, Princeton, NJ 08544 (Usa).
Il giorno 13 marzo 2008 alle ore 17 presso la Sala Conferenze del Bastione Sud del Castello 500esco di L'Aquila, si terrà un seminario congiunto, dal titolo "Tracce d'invisibile-In search of meaning" Arte e Scienza, dell'artista Lylie Fisher e del Prof. Alessandro Bettini.
Il prof. Bettini focalizzerà la sua attenzione nella visualizzazione delle tracce delle particelle elementari prodotte in esperimenti di fisica degli anni '60 e nel contributo che queste hanno dato alla comprensione delle forze fondamentali della natura. D'altro canto la Fisher mostrerà e illustrerà le stesse immagini rilette dall'occhio dell'artista ispirando una profonda riflessione sui misteri dell'esistenza. Al termine del seminario sarà possibile visitare le mostre intitolate "Le Macchine di Leonardo" e "Le Macchine della Fisica", allestite presso gli stessi locali del castello.
"E' del tutto originale, mai finora si era pensato di portare studenti liceali più giovani dall'Italia negli Usa - spiega il professor Cristiano Galbiati della Princeton University - a livello universitario la preparazione offerta in Italia è al top. L'importante è che i giovani si aprano la mente per vedere e confrontare le opportunità di ricerca negli Usa, in Europa e in Italia: per poi decidere cosa fare per la loro carriera futura. Noi vogliamo solo offrire loro la possibilità di vedere cosa c'è in un contesto differente di ricerca".
A Princeton la ricerca è vissuta in modo molto intenso. "Il nostro è un dipartimento all'avanguardia nel campo della ricerca fisica: abbiamo anche la fortuna di avere in città l'Istituto che raccogliere le menti più brillanti a livello mondiale". Dove Einstein ha passato 30 anni della sua vita.
"Spero che per questi ragazzi sia una buona opportunità quella di visitare Princeton: nel 2008 offriamo la nostra più completa disponibilità per ripetere l'esperienza". Quest'interessante programma di collaborazione tra l'Università di Princeton e il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'INFN nasce dall'idea del prof. Frank Calaprice, professore di fisica alla Princeton University, impegnato con il suo team di fisici in una serie di ricerche sui neutrini solari presso i Laboratori del Gran Sasso. La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie al contributo dell'Istituto Nazionale di Fisica Subnucleare e Nucleare, e del Dipartimento di Fisica della Princeton University, coadiuvati da sponsor locali quali la Regione Abruzzo, le amministrazioni provinciali, la Micron Technology Italia e la Carispaq.
Gli studenti abruzzesi avranno l'opportunità di conoscere e frequentare i loro colleghi americani delle scuole locali e di praticare con loro l'uso della lingua inglese. Mentre a Teramo, all'Osservatorio astronomico Inaf di Collurania, fervono i preparativi per il 52° Congresso Astronomico Salt (4-8 maggio 2008) della Società Astronomica Italiana, che si terrà alla sala polifunzionale della Provincia di Teramo. Fare ricerca in Italia è sempre più difficile, tra incerti quadri normativi e precarietà dei finanziamenti. Ciononostante, le valutazioni nazionali (CIVR) e internazionali collocano l'astrofisica italiana tra le prime cinque nazioni al mondo in termini di produttività e impatto.
Per gli scienziati della Società Astronomica Italiana il mantenimento di questo primato appare incerto, quando si paragonano le risorse messe in campo dalle altre nazioni con quelle disponibili nel nostro Paese. Quale risposta intende fornire la comunità scientifica Italiana a questa sfida? Quali sono le tematiche su cui conviene puntare? Come stimolare il rapporto tra formazione e ricerca? Di quali strumenti abbiamo bisogno per continuare a competere? E con quale struttura organizzativa?
L'annuale assemblea della Società Astronomica Italiana (Teramo, 4-8 Maggio 2008) sarà occasione di incontro e discussione sullo stato dell'astronomia e dell'astrofisica nazionali. Partendo dalle 9 tematiche già evidenziate nel piano a lungo termine costruito dal Consiglio Scientifico dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, i ricercatori dei vari enti e i professori Universitari avranno l'occasione di confrontarsi su quello che intendono fare nel prossimo futuro per uscire dall'attuale stallo.
Per ognuna delle 9 sessioni scientifiche, un primo intervento (su invito) introdurrà le questioni aperte, seguito da 5/6 interventi che dovranno spiegare come la comunità si sta attrezzando per rispondere a queste domande. Momento centrale del convegno sarà una tavola rotonda sul tema "Contesto, Prospettive e criticità dell'astrofisica italiana" a cui interverranno il Presidente dell'INAF (Tommaso Maccacaro), il Presidente dell'ASI (Giovanni Bignami) il Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze (Nicola Vittorio) e il Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Eugenio Coccia).
Una sessione, aperta al pubblico, sarà infine dedicata ad interventi sulla figura scientifica e letteraria di Galileo Galilei. Sono inoltre previsti incontri sui temi dell'insegnamento dell'Astronomia e dell'Astrofisica e conferenze presso alcuni istituti scolastici della città.
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11/03/2008
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