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UPLEA, un'Università popolare, itinerante e della libera età

Ascoli Piceno | Sono 170 gli iscritti all'Università itinerante Popolare del tempo libero e della libera età (UPLEA ) di Ascoli Piceno. Chiuse da tempo le iscrizioni, ripartirà il mese di ottobre 2008 il nuovo anno scolastico.

Nello scorso mese di febbraio ha preso il via l'Università itinerante Popolare del tempo libero e della libera età (UPLEA ) di Ascoli Piceno.

"L'Università - dice Maria Pia Beani, presidente UPLEA - è nata per iniziativa di un ristretto gruppo di volontari (Auser-Spi) con una visione ottimistica della realtà, contro la convinzione abbastanza diffusa che non ci sia spazio per un'ulteriore offerta culturale nell'ambiente locale, essendo la situazione già satura".
In effetti una già affermata Università della terza età, i corsi dell'Eda della scuola media Luciani, due Istituti di storia, numerose associazioni culturali, svolgono tutti attività per lo stesso pubblico.

Perché dunque una nuova Università, rivolta a chi e con quali finalità?
"L'idea, sostenuta da esperienze analoghe avvenute in altre città, come per esempio Ancona - continua Beani - è che si possa e si debba allargare il bacino di utenza, sollecitando la domanda di altre fasce di età e di diverse fasce sociali, non solo quelle più scolarizzate. Lo scopo è quello di rispondere al bisogno di conoscenza della maggior parte delle persone per adeguarsi al rapido cambiamento della società".

L'idea andava comunque verificata sul campo per vedere se poteva essere realizzabile. Perciò, a gennaio, è partita la campagna di informazione con l'offerta di 13 corsi e con una quota di iscrizione e di frequenza molto bassa per essere alla
portata di tutti, resa possibile anche dalla condivisione del progetto di docenti altamente qualificati che offrono gratuitamente il loro servizio, come volontari.
"La risposta, a un mese dall'inizio dell'attività, è risulta più rosea delle aspettative in quanto il numero degli iscritti ha superato le 170 presenze - sottolinea il presidente - e si sono dovute chiudere in anticipo le iscrizioni per mancanza di posti, soprattutto per quei corsi che prevedono i laboratori".

Il risultato è ancora più apprezzabile se si considera che di norma le iscrizioni avvengono entro il mese di ottobre e l'inizio dell'anno accademico a novembre, l'Università Popolare si è mossa a gennaio, cioè fuori tempo, quando i giochi erano fatti e non poteva perciò contare su quell'utenza abituale già impegnata.
Gli iscritti quindi, ad eccezione di poche unità, sono "nuovi" e questo è sicuramente una riprova delle potenzialità del progetto e della bontà dell'iniziativa. La preferenza della richiesta si è rivolta soprattutto verso Archeologia Pratica,ceramica, Informatica e educazione alla salute, i corsi cioè che "insegnano a fare" ad acquisire un'abilità. Un discreto interesse hanno ottenuto i corsi di spagnolo, cinema e storia, scacchi e la Divina Commedia.

"Occorrerà partire da questi dati - conclude Beani - per orientare l'offerta culturale di nuovi corsi e da un altro dato, purtroppo ormai costante in ogni iniziativa. La scarsa risposta degli uomini. Su 170 iscritti, solo 35 sono uomini. Si dovrà capire perché questa assenza ed escogitare un modo per coinvolgerli".
Comunque l'appuntamento è fissato per ottobre quando si ripartirà con i corsi già sperimentati e con nuove e interessanti proposte.

20/03/2008





        
  



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