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Monteprandone: La "Cucina dello spirito" incontra le ricorrenze quaresimali

Monteprandone | Il Professor Lucchetti ha chiarito quale è stato l'approccio tecnico-storico con il quale ha compiuto la ricerca dei piatti e delle ricette gastronomiche monastiche legate alla ritualità pasquale.

il presidente Ermetina Mira tra i cuochi (foto d'archivio)

Nella serata di ieri 20 Marzo, presso l'Hotel San Giacomo di Monteprandone a partire dalle 20 si è svolta una cena-rinfresco promossa e curata dall'associazione "I sapori del Piceno": una proposta di menù quaresimali offerta nell'ambito delle iniziative della "Cucina dello Spirito".

Si tratta di un'associazione di imprenditori nata circa tre anni fa. La sua Presidente, Ermetina Mira spiega che le iniziative legate alla Cucina dello Spirito «si sono sempre organizzate in un periodo preciso dell'anno; in particolare nella stagione estiva con cene organizzate nei chiostri dei monasteri di Monteprandone, S. Giacomo della Marca e Monsanpolo. La proposta quaresimale vuole cambiare questa tendenza: la Cucina dello Spirito vuole offrire eventi durante tutto l'anno in corrispondenza con le festività religiose e seguendo il calendario liturgico».

La Cucina dello Spirito è stata inserita dall'amministrazione provinciale all'interno del circuito delle "cucine tipiche picene". Le ricette non sono altro che la riproposizione di piatti nati e realizzati nei monasteri di tutta Italia. Per questo ogni piatto nasce e trova fondamento in una ricerca storiografica accurata realizzata dallo storico della Gastronomia, il Prof. Tommaso Lucchetti.

Le ricette monastiche per il precetto pasquale proposte nella serata di ieri, secondo lo storico Tommaso Lucchetti «sono state realizzate tenendo conto del fatto che la mensa monastica doveva, in quel momento liturgico, trovare un equilibrio tra abbondanza celebrativa e astinenza meditativa, conciliando le esigenze del ciclo naturale e fisiologico con le tappe del calendario liturgico».

Il Professor Lucchetti ha chiarito quale è stato l'approccio tecnico-storico con il quale ha compiuto la ricerca dei piatti e delle ricette gastronomiche monastiche legate alla ritualità pasquale. «A livello tecnico si è trattato di effettuare una ricerca bibliografica attraverso due direttive. Ho attinto da testi antichi sia scientifici che legati alla letteratura d'invenzione. In questo modo ho potuto reperire sia i ricettari antichi (sia manoscritti che testi famosi e già pubblicati) che ricostruire i modi di vita tipici delle strutture religiose nelle quali si realizzavano questi piatti».

La ricerca di ricette tipiche monastiche si è concentrata sul Centro e sul Nord Italia prestando particolare attenzione alle regioni di Marche e Umbria.

«La Cucina dello Spirito vuole diventare un momento scandito lungo l'intero arco dell'anno» ha aggiunto il Prof. Tommaso Lucchetti. «Questo è giustificato dal fatto che la cucina monastica ha sempre seguito regole legate alla stagionalità e al continuo alternarsi di periodi di astinenza e periodi di festa e abbondanza, appunto in base alle date del calendario liturgico. Infine questo permetterebbe di dare maggiore risalto ai prodotti tipici delle diverse stagioni».

Ecco di seguito il menù proposto nella serata di ieri (20 Marzo) presso l'Hotel San Giacomo di Monteprandone: "Polpettine Verdi e Torta di Erbe" (Monastero delle Agostiniane di Santa Chiara a Montefalco); "Uova in Trippa" (monasteri e campagna Marchigiana); "Baccalà dei Frati" (Santuario di San Rimedio a Senzeno - Val di Non, Trento); "Minestra di Ceci", "Polpette di baccalà", "Carpione di Alici", "Gnocchi con Broccoli" (Monastero delle Clarisse di Santa Maria della Carità - Santa Lucia di Serino, Avellino).

Il prossimo appuntamento con la Cucina dello Spirito è previsto per il prossimo Aprile con una degustazione di birre trappiste che naturalmente, e come sempre, verranno affiancate a una serie di piatti tipici della cucina monastica.

22/03/2008





        
  



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