Quasi 12 mesi dopo (era il 13 Maggio 2007) è ancora Teramo ad infliggere una grande delusione ai tifosi della Premiata! Stavolta in gioco c'era il 2° posto (visto che Avellino ha perso in casa contro Milano) ed non l'accesso ai play-off come nella circostanza precedente ma il sentimento, almeno nel dopo-partita è lo stesso. La squadra di Finelli, dopo lo straordinario exploit di Roma gioca una partita di grande carattere ed abnegazione ma approssimativa emotivamente e (a tratti) tecnicamente, inseguendo per tutto il match, riacchiappando la Siviglia in soli 5" quando la partita sembrava finita per essere poi beffata atrocemente da Brandon Brown, candidato per il titolo di anti-Marche, con una tripla sulla sirena (come aveva fatto con la Scavolini 3 settimane orsono) che getta nello scoramento il caloroso pubblico al seguito della Sutor (circa 700 alla fine) e manda in visibilio quello della Siviglia.

Va detto che la partita è stata avvincente, spettacolare, emotivamente senza pause e quindi gradevolissima per tutti i presenti al PalaScapriano con un finale davvero palpitante. Dopo 7 occasioni fra il terzo e quarto parziale per agguantare o superare Teramo, la Premiata che deve recuperare 3 punti (79-76) va a segno con Ford al 39° che subisce fallo e realizza. L'ex centro dell'Alba Berlino che fin lì aveva realizzato un eccellente 8/8 sbaglia su tiro libero l'8^ occasione di aggancio con Hassan che sull'altro fronte in 2 azioni realizza 4 punti (aveva fin lì un eloquente 3/10) e rimanda Teramo avanti di 5 (83-78) quando mancano circa 16" alla fine. Garris si precipita sul fronte opposto e subisce un fallo di Poeta su tiro da 3 che trasforma in 3 punti pesantissimi (85-83)  e tiene accesa la fiammella della speranza. Sulla rimessa c'è subito fallo su Poeta che realizza i 2 personali (85-81) con 9" da giocare e quando Ford dall'altra parte realizza il -2 su assist di Amoroso (-9"), il fuoco diventa vivo perchè la Siviglia non riesce a rimettere in gioco entro 5" e perde palla con relativo cambio di possesso e Vitali che coglie l'agognato pareggio con 4" ancora da giocare.

Il coach di Teramo chiede time-out, la Siviglia rimette ancora con molta fatica, la palla non giunge a Poeta, terminale principale in queste situazioni ma a Brown che, non contento dei 18 punti inchiodati nel canestro Sutor nei primi 20' e dei falli provocati a Ford rimasto a lungo fuori dal gioco, marcato e da circa 7 metri e mezzo segna sullo scadere la tripla che scatena il tripudio degli abruzzesi e sbeffeggia la Premiata, facendole sfuggire il 2° posto in classifica, vanificando anche lo splendido successo di Roma (che ha battuto la Scavolini ed è tornata avanti di 2 lunghezze con Avellino), ritornata avanti in graduatoria.

Fin lì il match era stato caratterizzato dalla grande precisione nel tiro da 3 degli abruzzesi (11/23, 48%), che avevano sconsigliato Finelli dall'insistere troppo sulla zona (utilizzata solo nell'ultima azione del secondo quarto e per 5' del terzo) e da un'apparente frenesia in attacco della Premiata che, con Ford a lungo in panchina (24' in campo) e condizionato dal non uscire di gara, un eloquente 9/26 da due punti al riposo lungo (per la terza forza del campionato, 56%), uniti ai 16 rimbalzi d'attacco subiti, non è mai riuscita a prendere in mano l'inerzia del match, cosa che, in partite come questa e con un avversario senza grosse motivazioni come Teramo, spesso diventa decisivo.

Adesso si ritornerà in campo domenica prossima per l'ultimo turno della regular season, a Porto San Giorgio contro la Snaidero Udine di Cesare Pancotto, contando sulla legge del "PalaSavelli" e nell'aiuto contemporaneo dei cugini Pesaresi che contro Avellino si giocheranno l'accesso ai play-off e/o della LaFortezza Bologna che invece senza stimoli affronterà la Lottomatica.