Si chiama "Bingo" l'operazione antidroga messa a punto stamattina dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Benedetto del Tronto, con tre arresti e un sequestro di 100 grammi di cocaina, 600 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento di dosi e denaro frutto dei traffici illeciti.

Da mesi i militari stavano tenendo sotto controllo un traffico di stupefacenti, appunto cocaina e marijuana, che si svolgeva soprattutto nella zona rivierasca. La banda acquisiva droga dall'Albania, dal nord Africa e dall'hinterland milanese, per rivenderla poi in Riviera. I militari hanno smantellato questa rete di spaccio che era in mano ad albanesi e nordafricani, coinvolgendo anche molti italiani.

La rete fitta veniva alimentata soprattutto con gli incontri nei locali notturni della costa e nelle sale da gioco, da cui viene il nome dell'operazione, dove la banda 'investiva' l'introito dei traffici. 

Da ottobre scorso fino ad aprile, l'attività dei carabinieri aveva già portato a tre arresti di albanesi e recupero di stupefacente, elementi essenziali per continuare l'operazione che oggi 24 aprile si è conclusa con altri tre arresti.

K.A., 28enne un piastrellista albanese, K.W. 28enne pizzaiolo tunisino già coinvolto in precedenti attività investigative antidroga, H.A. 28enne albanese irregolare, protagonista di un rocambolesco inseguimento messo in atto per eludere un posto di blocco. A casa di questi tre individui hanno trovato tutta la droga, il materiale per il taglio e denaro proveniente dallo spaccio.

Coinvolti anche altri italiani che però non sono stati raggiunti da nessun provvedimento cautelare, componenti della banda che avevano ruoli minoritari.

Per quanto riguarda i clienti che frequentavano il 'giro', soprattutto giovani fra i 25 e i 35 anni, che abitano nella zona di San Benedettese e comuni limitrofi, senza un'appartenenza sociale ben definita, clienetela variegata dunque.
Nel gruppo di italiani che orbitavano attorno alla banda per comprare droga, 30 erano i consumatori di droga abituali: ora verranno segnalati all'Autorità Giudiziaria in qualità di consumatori. 

Il dato da assumere, nuovo e da tenere sotto controllo, è che il traffico di droga non è più una questione di clan, di nazionalità, di gruppi etnicamente definiti che agiscono in maniera autonoma. L'operazione conclusa oggi testimonia che albanesi e nordafricani si sono uniti nel racket dello spaccio di stupefacenti.