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San Benedetto del Tronto come la città che sale

San Benedetto del Tronto | Felice Gregori si chiede: "Aprire i cantieri e per qualche tempo doverli avere sotto gli occhi non è meglio di non realizzare affatto le cose promesse, o peggio distruggere quelle già esistenti ed impoverire San Benedetto?".

Una bella immagine di San Benedetto

Da Felice Gregori Coordinatore Comunale del PD riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

"La città che sale" cui fa riferimento il titolo e le nostre riflessioni è un bellissimo quadro futurista, manifesto della modernità, dipinto da Umberto Boccioni nel 1910.
Sorprende ogni volta che lo si osservi, la sua attualità, fa un certo effetto pensare che la sua esecuzione dati ormai quasi cento anni , ma ancor più fanno impressione le critiche mosse in questi giorni ai cantieri aperti a San Benedetto del Tronto, come se il progresso e il dinamismo che finalmente questa città vive, dopo anni di staticità, fosse qualcosa di negativo e deprecabile.

Quest'ultimo concetto espresso e diffuso da una parte della stampa è sì, ai nostri occhi, un modo di pensare davvero datato, ma ci ha fornito l'opportunità di ringraziarla per aver messo in luce il grande impegno profuso da questa amministrazione, che sta dimostrando concretamente, il suo impegno nel realizzare quanto programmato, affinché tutta la cittadinanza possa trarne vantaggio.

Il dipinto di Boccioni rappresenta un cantiere edile, la città che sale del titolo è la città che cresce, si sviluppa, rappresenta dunque uno slancio vitale, mette in risalto il lavoro e l'importanza della città moderna plasmata sulle esigenze degli uomini
Le esigenze degli uomini, le esigenze delle persone sono proprio ciò di cui si sta occupando la nostra amministrazione, i cantieri aperti nella nostra città ed in armonia con il paesaggio e l'ambiente, rispondono alle richieste di noi tutti, non bisogna mai, neanche per un momento, dimenticare, che saranno finalmente realizzate le opere di cui avevamo bisogno, e per certi versi un estremo bisogno, qualcosa che non poteva più aspettare.

Ad esempio restituirci , la prossima settimana, quel tempio della cultura che fu il teatro Concordia , intento nel quale la precedente amministrazione non è riuscita, non rappresenta una delle prove più evidenti della volontà di realizzare le esigenze dei cittadini? Aprire i cantieri e per qualche tempo doverli avere sotto gli occhi non è meglio di non realizzare affatto le cose promesse, o peggio distruggere quelle già esistenti ed impoverire San Benedetto?

Un cantiere aperto è o non è la palese testimonianza di una crescita urbana, di una "città che sale" effettivamente? Certo l'essersi abituati al nulla dettato dall'immobilismo della precedente amministrazione può indurre ad una "apatia mentale" ed è proprio questa che si vuole combattere.

Vale la pena ricordare i progetti concretamente in piena fase realizzativa:
Dragaggio del porto e ripascimento spiaggia;
Ricostruzione Pista Pattinaggio;
Completamento lato est di Viale De Gasperi;
Asfaltatura Via Asiago e Via Toscana;
Rotatoria a Ragnola;
Riqualificazione Mercatino di Via Montebello;
Ulteriore piano al centro Primavera.

A queste opere si debbono aggiungere le altre già inaugurate nella città:
Riapertura del palazzo "Bice Piacentini" e realizzazione archivio storico;
Asilo nido a Porto d'Ascoli;
Ludoteca a Porto d'Ascoli;
Tensostruttura a Porto d'Ascoli;
Centro Alzhaimer.

Qualcuno magari penserà che Boccioni, favorevole all'entrata in guerra, ci abbia ispirato una certa aggressività, il futurismo fu effettivamente un fenomeno culturale assai controverso, e per queste sue peculiarità assolutamente da noi criticabile, ma ebbe senza alcun dubbio il pregio di affrancare, in via definitiva, il linguaggio italiano dal quello ottocentesco e per questo vi abbiamo fatto riferimento.

In fondo sì, possiamo affermare che anche questa nostra è una guerra, ma una guerra senza armi, una guerra soprattutto all'arretratezza culturale, una guerra alle chiusure mentali, al conservatorismo, affinché la nostra città si sviluppi, e per il vantaggio di tutti, la vera democrazia applicata realizzi la migliore vita urbana possibile.

Auspichiamo che questa amministrazione continui nel suo intento riformatore e porti avanti sempre più iniziative che, seppur ci possano creare qualche disagio temporaneo, possano poi concretamente farci godere della bellezza della nostra città e dei servizi che essa, ben presto, potrà offrire.

24/04/2008





        
  



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