Una vigilia del Primo maggio di polemiche ed agitazione, quella che si è respirata a Porto Sant'Elpidio in questi giorni. Pietra dello scandalo l'ordinanza con cui il sindaco Mario Andrenacci ha concesso agli esercizi commerciali di tutta la città la deroga per l'apertura per tutta la giornata. Una scelta fatta per agevolare le attività commerciali elpidiensi in una giornata ricca di eventi su tutto il lungomare, che si attende possa attirare migliaia di persone da mattina a sera.

Un'ordinanza che però ha mandato su tutte le furie sindacati e rappresentanti dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda la grande distribuzione. Per questo, si prepara per oggi una giornata di agitazione. Le segreterie provinciali Cgil Filcams e Cisl Fisas, insieme all'assemblea dei lavoratori della Sma hanno dichiarato infatti l'intenzione di non accettare di lavorare. "L'assemblea dei lavoratori della Sma di Porto Sant'Elpidio - si fa sapere in una nota - preso atto della volontà aziendale di esercitare la facoltà di derogare all'obbligo di chiusura del 1 maggio, nonostante gli appelli che i lavoratori hanno rivolto all'azienda, proclama, unitamente alle segreterie territoriali ed alle Rsa, lo stato di agitazione con l'astensione da tutte le prestazioni festive, straordinarie e supplementari nella giornata del 1 maggio".

Critiche dure nei confronti del sindaco Mario Andrenacci. "Si ritiene l'atteggiamento dell'Amministrazione comunale di P.S.Elpidio del tutto condannabile. Non solo l'ordinanza ha violato una disposizione di legge che nel divieto di apertura del 1 maggio ed altre festività raccoglieva una specifica istanza dei lavoratori, ma ha del tutto ignorato gli inviti dei sindacati a  rivedere la propria scelta, magari limitando le aree del territorio comunale a lungomare e centro storico, come consigliato dalla stessa regione Marche. L'assenza di una qualsiasi risposta anche negativa mostra l'assoluta noncuranza alle necessità dei lavoratori del settore". Ragioni per cui i sindacati invitano tutti i lavoratori delle attività commerciali di Porto Sant'Elpidio ad unirsi nella protesta ed a rifiutarsi di lavorare.

E sull'ordinanza delle polemiche va all'attacco anche il consigliere comunale Simone Mazzoni. "Quello del sindaco Andrenacci è un provvedimento odioso e inopportuno, che nessuno aveva chiesto, né i negozianti, né i lavoratori. Il sindaco si è presto un diritto che non ha: si possono effettuare deroghe alle aperture, ma non ad alcune date, come 1 maggio, Natale, Pasqua, Capodanno e 25 aprile. Andrenacci non può cavarsela dicendo che nessuno è obbligato a lavorare. In realtà più grandi, come quella di un supermercato, il dipendente, specie se in condizioni di precariato, si trova costretto a lavorare suo malgrado. E' un'ordinanza illegittima, contestabile a livello giuridico e politico. Non abbiamo avuto il tempo materiale per ricorrere al Tar e chiedere una sospensiva, che probabilmente sarebbe stata accolta, vista l'illegittimità di questo atto. Solleverò la questione a livello politico, già dal primo consiglio comunale di lunedì prossimo".