Il Ministro Livia Turco l'8 aprile inaugura i nuovi blocchi chirurgici di Giulianova e Teramo.
Giulianova | Le sale operatorie diventano 10 allospedale "Mazzini" di Teramo. Sanità: in Abruzzo i conti in rosso. La Turco e Del Turco cosa diranno ai cittadini? Dal Centrodestra aprutino si preparano i fischi tricolori. Dialogo dal Comitato Salute Val Vibrata.
di Nicola Facciolini
Ospedale "Mazzini" di Teramo
Sono quattro le nuove sale operatorie all'ospedale Mazzini di Teramo e tre quelle ristrutturate nel nosocomio di Giulianova: entreranno in funzione la prossima settimana dopo l'inaugurazione ufficiale che terrà il Ministro della salute, Livia Turco, martedì 8 aprile 2008. L'ospedale "Mazzini" avrà così dieci sale operatorie in totale. Le quattro che verranno messe a disposizione sono modernissime e dotate di ogni innovazione tecnologica.
Gli ambienti sono dotati di sofisticate strumentazioni di monitoraggio dei gas ambientali, con lo scopo di ridurre il rischio di esposizione ai gas anestetici, di monitor che tengono sotto costante controllo di tutti i parametri vitali, di lampade scialitiche con telecamera ad alta risoluzione che oltre a rendere perfetta la visibilità sul piano operatorio permettono la registrazione degli interventi.
Ci sono anche emoteche e celle frigorifere a diversa temperatura e una sala di risveglio con quattro letti monitorizzati per eventuale terapia post-operatoria. "Si tratta di un pezzo importante per l'utenza e per i chirurghi - ha affermato il direttore generale della Asl, Mario Molinari - che garantirà una elevata qualità di trattamento. Quattro sale in più permetteranno anche di programmare i lavori di ristrutturazione del vecchio bloco operatorio dell'ospedale di Teramo senza dover interrompere l'attività chirurgica".
Non altrettanto buona è la salute della sanità abruzzese. Niente da fare per l'Abruzzo che si presenterebbe, a causa dei noti problemi riconducibili soprattutto allo "sforamento" con i privati, in una situazione debitoria pesante. La Turco e Del Turco cosa diranno ai teramani? Le Regioni con i conti sanitari in rosso "vanno commissariate: è senz'altro questa la strada maestra".
Non ha dubbi, al riguardo, il presidente della Commissione d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn al Senato Antonio Tomassini (Fi), che ha bacchettato il Governo uscente per le scelte compiute nei confronti delle cinque Regioni in disavanzo. "Su questo fronte - afferma Tomassini - la strada da battere è quella del commissariamento, di certo non quella scelta dall'Esecutivo con i piani di rientro. Una decisione - accusa - che di fatto si ripercuote sulle tasche di tutti".
A difendere a spada tratta la condotta del Governo interviene Emanuela Baio Dossi, senatrice Pd. "Quella del ministro della Salute Livia Turco - afferma - è stata una scelta coraggiosa, compiuta pur tra mille difficoltà. Si è scelto di andare incontro alle Regioni in disavanzo, senza intaccare i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e tutelando così tutti i cittadini, senza discriminazioni tra una Regione e l'altra. Perché la salute - incalza - va garantita al di là della posizione geografica".
"Inoltre - le fa eco la senatrice Pd Fiorenza Bassoli - i piani di rientro concordati con le Regioni sono anche punitivi nei confronti di chi sfora, visto che il commissariamento è previsto". Ma non applicato come nei programmi, almeno secondo il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. "Le condizioni per commissariare Lazio e Abruzzo ci sono da ben 14 mesi - tuona il governatore - ma stranamente il commissariamento non è mai scattato. Forse perché - ipotizza - queste due Regioni condividono con il Governo il colore politico".
"Martedi 8 Aprile alle ore 9 - ricorda il Comitato per la salute della Val Vibrata - presso l'Ospedale di Giulianova (padiglione Est) inaugurazione delle 4 sale operatorie (spesi 2.000.000 di euro), sale che non hanno ancora il collaudo finale infatti si dovranno aspettare ancora diversi giorni prima che il reparto di Chirurgia potra' usufruirne. E' vergognoso - prosegue il Comitato - avere 4 sale operatorie ed il Piano Sanitario Regionale ci ha negato reparti chirurgici tipo : Urologia,Ginecologia, ORL, ed è vergognoso che non hanno ancora provveduto a cambiare un progetto che vede investire 15.000.000 per il padiglione ovest quando si va a ristrutturare sale operatorie nel padiglione est, padiglione che non doveva più far parte dell'Ospedale. Questa volta speriamo che il Ministro non debba lasciarci immediatamente, come una settimana fa, perchè chiamata da Prodi ma ci dia delle risposte serie e non pre-campagna elettorale". Ci sarà anche il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco.
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07/04/2008
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