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Benedetti prende posto in consiglio comunale. Montegiorgio partecipa in massa

Montegiorgio | Il nuovo sindaco veste la fascia tricolore. I vincitori del 13 e 14 aprile prendono posto mentre la minoranza fa sentire la propria voce. Il sindaco ascolta

di Simone Menin

Montegiorgio sembra essere accesa da una nuova ondata di partecipazione che parte dal basso. Una metamorfosi dell'espressione della volontà popolare sotto gli occhi di tutti in consiglio comunale. Il popolo rumoreggia, dissente, bisbiglia. Come afferma l'ex vicesindaco Giuliana Nerla ad un tratto l'aula consigliare sembra diventare uno stadio ma è bastato un cenno del sindaco per richiamare all'ordine i tanti disturbatori, scagliati contro il consigliere di minoranza Cataldo Sforza.

Saranno forse l'atteggiamento pacato e serio, la voce rassicurante ed il tono impostato che danno ad Armando Benedetti una fenotipicità di persona coerente, valida e precisa, da buon padre di famiglia. Sembra che questo al popolo piaccia. L'applauso è spontaneo quando Benedetti adagia sul suo abito la fascia tricolore. Commozione e fierezza sono a testimoniare la consapevolezza di un incarico importante e la coscienza di doverne rendere conto ai tanti elettori e non.

Bello vedere una maggioranza che sa ascoltare ribattendo con precisione ed una minoranza che sa fare il punto sugli argomenti reputati poco chiari. Tutto questo, ancora secondo Giuliana Nerla nel suo intervento, è il sale della democrazia, che di certo non si può affermare sia mancata nel corso della precedente legislatura. Sforza sin dall'inizio di questo primo consiglio comunale ha incalzato la nuova amministrazione riguardo il rispetto delle normative onde evitare un "vulnus" nei procedimenti istituzionali.

L'attuale consigliere di minoranza sostiene infatti che si sia compiuto un errore nella costituzione del programma di governo, designato prima, e della giunta, costituita poi. Sempre secondo Sforza, questo avrebbe impedito il prendere parte di tutta la giunta neocostituita alla formazione delle prerogative istituzionali. Cesetti dal canto suo vuole compiere un intervento "costruttivo" ribadendo quanto pocanzi affermato da Sforza e tentando di accentuare il fatto che non sono stati sentiti tutti i componenti della giunta sulle linee di programma. "E' un problema di sostanza, non di forma" secondo lo stesso.

Il sindaco non viene colto in flagrante, in quanto Sforza aveva già formalizzato per iscritto questo appunto al neoeletto Benedetti, e, dopo la recita di varie leggi, nella risposta, arriva alla conclusione che le linee guida del programma sono state ampiamente discusse da tutta la giunta. Chi è favorevole alla pregiudiziale di Sforza? Il tavolo frontale ai cittadini e alla loro sinistra sono sfavorevoli, la minoranza, compatta, è favorevole. 12 contro 5 e Sforza non sembra molto soddisfatto. La gente, dalle retrovie, insorge. "C'è sempre una prima volta" afferma qualcuno ad alta voce, mentre il rumore di fondo infastidisce la continuazione del consiglio fino a che il sindaco non richiama alla calma.

Torna poi a prendere la parola Sforza, elencando innumerevoli opere e bilanci elogiabili. Il sindaco ascolta con attenzione. Il comune di Montegiorgio, secondo Sforza, viene consegnato nelle mani della nuova amministrazione con un ordine complessivo che non è da sottovalutare. Anche la Corte dei Conti sembra aver incensato Montegiorgio con le parole di "comune virtuoso". L'attuale minoranza dichiara di aver lavorato con impegno, onestà e trasparenza, con personale all'altezza della situazione. Fra le altre cose, sempre secondo Sforza, il comune può vantare di aver avuto nuove assuzioni, fra le quali quella di un informatico, ed anche fra l'altro di aver battezzato l'apertura di una caserma della Guardia Forestale. Da scritture di altre testate giornalistiche erano emersi discorsi dubitanti circa la reale funzione attuale di Montegiorgio a livello della Valtenna.

Sforza sembra proprio riferirsi a questi quando afferma che il paese "è nei fatti la capofila della media valtenna". In effetti non si può negarlo. Ad esempio nell'"H2Ori", promosso dall'ex sindaco Achilli, Montegiorgio si trova a capo di un progetto di sviluppo integrato del territorio che utilizza fondi europei. E da qui in avanti sono stati elencati i lavori pubblici effettuati, la vicinanza alla valorizzazione del lavoro, l'attività sanitaria di 118 punto cardine di centralità nel soccorso avanzato e lo stanziamento nei servizi sociali di 900.000 euro. Sforza inoltre continua con l'affermare che l'amministrazione Achilli non si è fatta scappare alcun finanziamento pubblico, contributo o aiuto come ad esempio quello degli stanziamenti pro-territori terremotati. Lascia alla fine il microfono con un liberatorio "si poteva forse fare di più ma è falso affermare che non si sia fatto nulla".

Nel mentre prende la parola Luciano Achilli, il popolo rispetta un silenzio tombale. L'ex sindaco si esprime in termini chiari e concisi porgendo il suo augurio all'ormai istituito primo cittadino. Achilli sofferma l'attenzione in un "buco" del programma di Benedetti. A suo giudizio non viene discussa la modalità con cui verrà trattato il personale, importante per lo svolgimento delle attività amministrative. Achilli inoltre sottolinea la presenza di un discorso incompleto nel programma della nuova giunta. "Alcuni servizi amministrativi" afferma Achilli "sono stati spostati nella frazione di Piane, che ne sarà di questi? Cosa farà di diverso o di innovativo la nuova amministrazione?" L'ex sindaco sottolinea l'impegno profuso sul progetto "H2Ori" invitando espressamente il nuovo sindaco a non lasciarlo finire inconsiderato. Sempre Achilli: "potenziamento dell'aviosuperficie cosa significa?" Conclude con un monito: "Non si disperda quanto faticosamente fatto fin ora!".

Anche il consigliere di minoranza Giuliana Nerla ha preso la parola. Rimanendo attaccata ai principi di onestà e rispetto della democrazia che sempre l'hanno distinta, anche durante la scorsa legislatura, si è detta felice di vedere una simile partecipazione ed affluenza popolare all'atteso appuntamento. "E' giusto che i cittadini controllino il lavoro dell'amministrazione". La stessa ricorda il concorso letterario e fotografico e utilizza una frase di un personaggio da lei stimato per riferirsi al nuovo primo cittadino ma anche ai convenuti "un sindaco deve pensare per la pace e per le lampadine".

Fabrizio Cesetti, ribattezzato da alcuni "il tessitore" in campagna elettorale, tira le fila di un avvicendamento amministrativo che ha visto le urne riorganizzare il governo del paese secondo i canoni democratici. Cesetti inoltre ammette che da parte dell'amministrazione Achilli non si è percepita l'esigenza montegiorgese di un sostanziale cambiamento, riconoscendo di non aver saputo interpretare la volontà popolare. "Sarò opposizione costruttiva per rappresentare domani alternativa di governo". Sempre secondo Cesetti Montegiorgio è stato da sempre punto di riferimento nella valtenna ed in regione e deve continuare a crescere.

Durante il discorso d'esordio il sindaco Benedetti ufficializza gli assessori ma non le rispettive deleghe che verranno comunicate a giorni: essi sono Lino Liberati, Giorgio Mariani, Stefano Marzialetti, Goffredo Liberati, Silvia Del Bianco, Michele Ortenzi. Il primo cittadino prende la parola dopo aver prestato attenzione ai discorsi della minoranza. Fa gli auguri alla giunta compresi tutti i consiglieri perchè: "dovremo lavorare assieme", afferma sorridente e con decisione. Lo stesso Benedetti fa subito il punto sul personale che dice di aver trovato demotivato. Nel poco tempo che ha avuto a disposizione non si è riuscito a rendere ancora conto se in effetti il distaccamento degli uffici a Piane sia stato valido o meno e sul come organizzarlo in futuro.

Parla di servizi sanitari insufficienti affermando che ciò che è andato perso non può essere recuperato. Nello stesso tempo esprime "non ci si può accontentare della RSA". Riguardo l'aviosuperficie sta valutando i pro ed i contro della situazione, mettendoli in una sorta di bilancia per capire se sono maggiori gli uni o gli altri. Non tralascia di ammettere l'importanza che l'aeroporto possa avere negli scambi con l'estero e si trasferisce subito a discutere dei problemi di mancanza di meccanizzazione. Viene discussa a più riprese poi la situazione attuale del teatro "Alaleona" del quale il sindaco non aveva compreso la situazione. Non gli era chiaro se l'agibilità fosse o meno confermata ed ha chiesto chiarimenti all'ex primo cittadino. Achilli prontamente risponde che per ora il teatro è agibile ma senza accendere le ventilanti (per produrre aria calda).

Importante precisare che Armando Benedetti ha detto di voler continuare i lavori pubblici e le opere lasciate in sospeso dalla scorsa amministrazione. Nel complesso sembra essersi creato un asse proficuo di dialogo fra due parti che si ascoltano pensando al bene del paese ed evitando bastoni fra le ruote o inutili ostruzionismi.

01/05/2008





        
  



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