Si è svolta ieri mattina presso la sala consiliare del Comune di Porto San Giorgio la conferenza stampa sul progetto Giovane è bello... non bullo, portato avanti dall'Assessorato ai servizi sociali sangiorgese di concerto con la Polizia municipale e l'Istituto scolastico comprensivo Nardi.

Un progetto che terminerà il prossimo 29 maggio, quando si terrà la premiazione degli studenti autori delle migliori idee per la realizzazione di uno slogan e di un manifesto per una campagna contro il bullismo.

"Quello del bullismo è un tema di forte attualità che voglio continuare a seguire - ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Maria Lina Vitturini - Fortunatamente fino ad oggi Porto San Giorgio non ha registrato episodi eclatanti, proprio per questo è importante puntare sul monitoraggio e la prevenzione di questo fenomeno nelle nostre scuole. Giovane è bello... non bullo è stato realizzato grazie al lavoro dell'Assessorato ai servizi sociali, con la collaborazioni di psicologhe consulenti del Comune, scuole e Polizia municipale. Questo progetto è stato intrapreso dalla predente Amministrazione, e noi lo porteremo a conclusione. Non abbiamo certo intenzione di fare tabula rasa di quello che abbiamo trovato. Quando ci sono progetti ed iniziative interessanti, è importante proseguire il lavoro avviato".

"Presto - ha aggiunto Maria Fuselli, dirigente comunale del settore Servizi sociali - avremo a disposizione l'esito dei questionari proposti agli studenti, in forma anonima per garantir loro la massima libertà di espressione, e potremo capire in che misura il problema del bullismo è sentito tra gli studenti di Porto San Giorgio".

"Siamo in un certo senso all'anno zero - la riflessione del comandante della Polizia municipale Giovanni Pagliaccio - Dopo il percorso intrapreso con gli incontri dei mesi scorsi, serviti soprattutto a creare un contatto tra gli enti pubblici, i giovani e le famiglie, è importante ora cercare di capire i confini tra bullismo, teppismo e criminalità, settori diversi che talvolta vanno a toccarsi. E' fondamentale che tra i giovani passi il concetto di legalità".

"I risultati del questionario - ha concluso il sindaco Andrea Agostini - serviranno a capire se nella nostra città viviamo fenomeni che rientrano nelle normali interazioni sociali tra ragazzi, o se si sconfina nell'illegalità. Parlare di bullismo vuol dire verificare se esiste un deficit di comunicazione, tra ragazzi, insegnanti e famiglie. Finché esiste il dialogo, il bullismo non prevale".