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Un progetto di riforma della Giustizia

San Benedetto del Tronto | Il via alle riforme del Governo Berlusconi ter, eletto con un forte consenso democratico, pone l'attenzione nei primi cento giorni alla riforma della giustizia, attesa dagli operatori da sempre.

di Gian Luigi Pepa

Punto di partenza è definire i ruoli tra la magistratura giudicante ed quella inquirente. Esiste una sentita necessità degli Avvocati penalisti, di separare le carriere dei Giudici da quelle dei Pubblici Ministeri, non per motivi ideologici ma per una esigenza processuale che metta sulle stesso piano accusa e difesa.

Un esponente di rilievo dell’Avvocatura penale, l’Avv. Gaetano Pecorella, nonché esponente del Partito della Libertà, ha affermato che il nuovo Governo sta esaminando l’ipotesi di dividere le due distinte funzioni sin dalla base, con due distinti concorsi per l’accesso e due distinte carriere, con possibilità di carriere non più automatiche ma ba-sate sul merito.

Altra questione allo studio è quella di inserire i test psico-attitudinali sin da prima del concorso e durante l’iter lavorativo. Pecorella ricorda che i test psico-attitudinali vengono applicati per altre categorie, come per esempio per i piloti, i Carabinieri, ed a maggior ragione devono essere applicati ai Magistrati, stante la “necessità di assicurare ai cittadini che chi li giudica abbia non solo l’intelligenza e la conoscenza delle leggi, ma anche l’equilibrio e la serenità indispensabili per questo mestiere”.

Ulteriore impegno è quello della riorganizzazione degli Uffici Giudiziari, nell’intento di restituire rapidità alla macchina della giustizia assonnata da memorabile tempo, in particolare oltre a razionalizzare la geografia giudiziaria, con la chiusura di Uffici periferici con scarso carico di lavoro, si sta valutando di adeguare l’orario di lavoro prolungato nei Tribunali, anche per i Magistrati quali dipendenti dello Stato.

Inoltre, sono già stati elaborati dalle Commissioni istituite nel precedente Governo Berlusconi bis, il Codice Penale, il Codice di Procedura Penale, con una maggior possibilità di patteggiare più reati con una riduzione delle pene detentive, con l’introduzione di nuovi reati, ed infine il Codice di Procedura Civile con l’eliminazione dei riti attualmente esistenti, con l’introduzione di un unico rito in cui l’intervento del magistrato è disposto solo ed esclusivamente per l’attività propria del Giudice, cioè emettere provvedimenti decisionali.

Infine norme rigorose in materia di sicurezza e immigrazione. Con la responsabilità di chi ha vinto con ampi consensi democratici il Governo della Nazione, tocca al Governo Berlusconi Ter di avviare un periodo di stabilità e di buon Governo, con riforme che facciano ripartire l’Italia e la pongano nel posto che la storia le ha dato in Europa e nel Mondo, perché l’Italia si rialzi.

02/05/2008





        
  



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